C’è tutta la poetica di Nick Roney in questa clip per i Real Estate, ma un cambiamento netto nella forma, rinunciando al mockumentary e all’autofiction, svicolando inoltre da riflessioni metatestuali in bella vista. Paper Cup è il racconto della caduta di Chipper, uno scoiattolo-robot rocker (ecco, il solito gusto per l’assurdo), relitto di una sala giochi di un centro commerciale (la nostalgia millenial), seguito solo da un ultimo bambino, peraltro somigliante al regista, che ne rimane l’unico fan.
La trama, per quanto assurda, intrisa di humour nero è un commento al brano dei Real Estate – «una canzone sul diventare adulti», come la definisce il frontman Martin Courtney -, che viaggia su due binari paralleli: da un lato la nostalgia per l’infanzia, dall’altro la decadenza della vecchiaia. Ecco quindi che, tra una gag e l’altra, pur non senza grevità, l’abbraccio finale tra i due protagonisti è pura poesia.