Come già ampiamente sviscerato “it was a good year” per l’industria video musicale italiana e la cosa ci rende sicuramente contenti. Conferme, volti nuovi, grandi assenti e outsider: quello che è stato seminato negli anni scorsi sta germogliando, speriamo che il 2020 porti un raccolto ancora migliore.
Questa è la lista, in ordine rigorosamente sparso, dei venti lavori che più mi hanno colpito, enjoy!
Voodoo Kid – Come quando fuori piove (Enea Colombi)
Grande ricerca stilistica con una punta creepy che impreziosisce il risultato, una delle clip più eleganti dell’iperproduttivo Enea Colombi.
La Niña – Niente cchiù (Alfredo Maddaluno)
Un unico piano sequenza ispirato alla lezione del teatro-danza di Pina Bausch, impossibile sbagliare (letteralmente).
Santa Manu – Paris (Giorgio Blanco)
La venerazione (plastificata e patinata) ai tempi di influencer e idol. Semplice ed efficace.
Pippo Sowlo – Re: Inoki (Marco Castaldi, Matteo Corradini)
Riuscire a replicare in video l’umorismo caustico ed emo del pezzo non era facile. Fortuna che c’è di mezzo Matteo Corradini direttamente dai The Pills. Obiettivo riuscito.
LIBERATO – CAPRI RENDEZ VOUS (Francesco Lettieri)
L’arrivederci di Francesco Lettieri al mondo dei videoclip è in realtà un trittico che serve a ribadire la sua importanza e il peso reale che i suoi lavori hanno avuto su tutto quello venuto dopo.