Pablœ è lo pseudonimo dietro cui si nasconde il progetto pop di Quentin Munoz (frontman della rock band nizzarda Alpes) e Sugar è il suo secondo videoclip, che segue a distanza di pochi mesi Sweet Lion, primo psichedelico e ipnotico promo.
Per finanziare la clip è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Ulule (sulla pagina ufficiale è possibile trovare alcuni storyboard e prove di sequenze in stop-motion), per coprire almeno parte dei costi di realizzazione (location, materiali, etc.) che non tengono comunque conto dell’enorme lavoro fatto per pura passione dalla squadra messa insieme da Munoz.
Soprattutto va menzionata Elise Le Garrec, artista visuale parigina (anche regista, suo il corto D’habitudes) che ha creato l’intero immaginario, realizzando a mano le maschere, i costumi e le installazioni, prediligendo la carta e le stoffe ad effetti digitali.
Sugar è la rappresentazione del sogno di tutti i golosi di dolci (lo zucchero è presente ovunque e in tutte le sue forme), un sogno che si ispira all’onnipresente (per i francesi, ma non solo) Michel Gondry, riuscendo a trasformare in immagini il testo della canzone, a partire dalla strofa iniziale if I put some sugar on my skin, would you eat me again?