È Gabriele Ottino di Sans a curare la regia di Trappist 1 E, primo estratto dall’album che vede collaborare i musicisti Davide Tomat (già nei Niagara, band di cui fa parte anche il regista) e Gianluca Petrella. Si tratta di un «flusso di coscienza collettivo» che, a partire dalla soggettiva di un naufrago e con l’acqua come filo conduttore, si fa viaggio digitale sul pianeta terra attraverso l’uso combinato di Google Earth, filmati stock e riprese fatte con lo smartphone.
«È un trip visivo che attraversa alcuni elementi della abitabilità del pianeta terra», afferma Ottino in una nota condivisa col nostro sito, «l’acqua è un simbolo di vita e di crescita, ma anche di morte e distruzione. Guardarti mentre affoghi è come un avvertimento. Che migrino o rimangano sedentarie, le creature che popolano la superficie della terra stanno solo cercando un posto sicuro dove crescere. Noi apparteniamo alla terra e non viceversa».
«Ho usato diverse fonti mediali messe assieme», prosegue il regista, «screencast di Google Earth, riprese fatte da me con una mirrorless o anche da componenti della band con i loro smartphone, materiale di reportorio, riprese comprate da noti siti di stock images. Volevo semplicemente che questo video fosse un flusso di coscienza collettivo».
Leggi anche la nostra intervista a Gabriele Ottino.