Il rapporto tra le sigarette e il mondo del cinema è molto più stretto di quanto si pensi, lo dice chiaramente il personaggio di Aaron Eckhart in Thank You for Smoking e lo dicono i dati: tra gli anni ’20 e gli anni ’50 la American Tobacco Company aveva sotto contratto circa duecento divi del grande schermo che hanno aiutato a far diventare popolare il vizio del fumo e a sdoganarlo definitivamente tra le masse. La gestualità intorno all’atto del fumare ha contribuito a rendere indimenticabili le interpretazioni di attori del cinema in bianco e nero come Humprey Bogart, Audrey Hebpurn, Rita Hayworth, Clark Gable, James Dean o Marlene Dietrich, senza dimenticare in tempi più recenti attori come Clint Eastwood, Robert De Niro, Al Pacino, Uma Thurman o Sean Connery, tra i molti esempi da citare.
Dopo qualche anno di battaglie salutiste, in cui le sigarette erano quasi sparite dallo schermo o apparivano solo tra le mani di psicopatici ed europei (sempre citando Thank You for Smoking), il tabacco pare aver vinto la guerra ed è tornato ad essere cool: negli ultimi 10 anni infatti sono aumentate le scene in cui le star di Hollywood fumano tranquillamente in primo piano, senza preoccuparsi di censure o divieti.
Certo è che in determinati generi cinematografici la presenza dei fumatori non era solo frutto di qualche accordo milionario, ma un vero e proprio elemento essenziale: nel noir tra le mani di investigatori, gangster e dark lady non poteva mancare una sigaretta perennemente accesa. Ed è proprio questo genere che il regista Marcello Calvesi ha deciso di omaggiare con il video di Fumare dei Ministri, prodotto da Borotalco.tv.
L’illuminazione low-key, rigorosamente in bianco e nero, e i primi piani sui vari dettagli servono a mettere in risalto sia il frontman del gruppo Davide “Divi” Autelitano (che tra gemelli, panciotto e camicia sembra calato perfettamente nel ruolo del private-eye hardboiled) che la co-protagonista ufficiale, ovvero la sigaretta, legando così in maniera perfetta le immagini al testo della canzone.