Donald Glover torna con il suo alter ego musicale e lo fa in grande stile con uno stupendo video diretto da Hiro Murai. This Is America prosegue dunque la collaborazione tra Childish Gambino e il regista losangelino, già insieme in alcuni videoclip precedenti; un rapporto sugellato dal successo di Atlanta, serie tv (la seconda stagione è di quest’anno) giustamente acclamata dalla critica.
In This Is America ritroviamo la stessa caustica ironia della serie. Se il brano presenta un forte contrasto tra il ritornello, frivolo e allegro, e le strofe, brutali e aggressive, il promo presenta un lungo piano sequenza digitale, dove si alternano quasi schizofrenicamente scene da (falso) idillio e momenti di fredda e brutale violenza.
Da un lato abbiamo il musical, con tanto di coreografia e la faccia sorridente di Gambino – ispirato a Jim Crow, figura popolare dell’800, il nero bonario e tonto che cerca di imitare i modi dei bianchi -, dall’altro il rap crudo e diretto, così come le espressioni facciali pazzoidi e le fredde esecuzioni del cantante, che nel promo uccide senza pietà prima un chitarrista e poi un intero coro gospel, mentre sullo sfondo si moltiplicano le scene di anarchia.
Di grande impatto è anche il finale: il capannone luminoso che faceva da scenografia al video ora è oscuro, buio. Glover corre come un folle, in fuga da qualcosa di non identificato, come tanti dietro di lui.