(Foto backstage: Yasmin Maiara Leite De Melo)
È uscito l’8 marzo il nuovo video di Francesco De Leo, Muse, diretto da Jacopo Farina. Il promo ci porta nell’intimità di un appartamento abitato da quattro ragazze osservate con inquadrature ravvicinate, con la camera che cerca di scorgere qualcosa di segreto a pochi centimetri dalla pelle. Una teoria di corpi più o meno nudi (soprattutto più), mentre le protagoniste passano il tempo tra (video)giochi, balli, corse, ragazzi in visita, cannoni e immancabili baci saffici. Casalingo e audace al tempo stesso, Muse è un lavoro provocatorio ed ipnotico.
«Nella sospensione del tempo adolescenziale, sei ragazzi trascorrono una giornata dove nulla succede ma tutto accade», ci racconta Farina. «Una psichedelia senza data e peso fa da sottofondo agli istanti trascorsi in una casa, già da sempre, libera. Volevo rappresentare un non-luogo possibile in tutta Europa», prosegue il regista, «un’idea di casa e di svago senza pensieri».
«La selezione dei protagonisti», aggiunge, «è stata curata per essere il più possibile reale, iper-reale certo, perché un video è sempre finzione, ma vicina al melting pot generazionale. Perché finalmente le nostre culture si stanno fondendo e un gruppo di ragazzi oggi è diverso rispetto a uno della mia generazione. Fuori il mondo sta passando un momento difficile, stiamo diventando sempre più soli a casa nostra, questo video è un inno alla vita e alla condivisione dei momenti, basta poco per divertirsi, basta stare insieme».
«Nel finale psichedelico», aggiunge in conclusione, «mi rispecchio molto nel ragazzo che fuma e guarda le muse che ballano. Questo mestiere rende necessariamente un po’ voyeur».