Paolo Peverini, professore di semiotica, è uno dei più importanti studiosi di videoclip; in uno dei suoi scritti, sosteneva che gli effetti speciali sono spesso e volentieri impiegati nei videoclip per simulare la percezione alterata che si raggiunge nel trasporto di un concerto (vuoi per la forza della musica, dei giochi di luce, delle sostanze psicotrope che si assumono o le tre cose assieme).
Il video di Her, brano di Young Juvenile Youth, diretto da Senzo Ueno sembra confermare questa ipotesi: un playback minimale, messo in scena in una foresta che pulsa, si muove, si deforma come se la videocamera fosse sotto acidi. Anche il volto della cantante, ancora più etereo dietro un velo bianco, si trasforma con un effetto di morphing prima di una metamorfosi che lascia a bocca aperta lo spettatore. Il risultato finale è ipnotico.