Arriva finalmente su YouTube il video album Circus Maximus, scritto e (co)diretto da Travis Scott per accompagnare l’uscita del suo attesissimo album, Utopia. Solo un paio di settimane fa era uscito il video di God’s Country, un lavoro sorprendentemente sobrio, dal taglio quasi documentaristico, in cui il regista francese Arnaud Bresson si immergeva nel complesso delle case popolari Nickerson Gardens di Los Angeles, mettendo in bocca ai bambini le parole del brano, nel tentativo di restituire un ritratto il più possibile autentico e senza fronzoli della comunità afroamericana e in particolare della sua gioventù.
Di quell’approccio minimalista (sorprendente anche per il regista), non c’è traccia in questo video album magniloquente e irregolare, in cui Scott si avvale della collaborazione di alcuni dei più stimati registi a livello mondiale. Tanto per cominciare, la strana intro horror-sci-fi, dove il nostro viene assalito da sorta di polipo killer, è diretta da Valdimar Jóhannsson (Lamb). Segue un’altra parte narrativa (probabilmente diretta dallo stesso Scott assieme a Kahlil Joseph), in cui Scott incontra Rick Rubin (e chi sennò?) per una seduta di terapia, che ritornerà tra una canzone e l’altra.
Di lì vengono messi in fila quattro videoclip veri e propri, pubblicati anche separatamente sul tubo infatti. Il primo è Hyaena, girato in Nigeria e diretto da Andrew Dosunmu. Segue Sirens, prodotto da Canada e diretto da Nicolas Mendez, che sembra riprendere alcune idee di TKN, loro precedente collaborazione (era un duetto con Rosalia), prima di mettere insieme il mito della caverna e la tradizione catalana dei castells, le torri umane.
Se questo non bastasse, troviamo anche Gaspar Noé (Modern Jam, abbagliante trip di montaggio e luci) e Nicolas Winding Refn (Delresto, l’episodio più surreale e assurdo), mentre tutta la seconda parte è un “live at Pompei” diretto nientemeno che da Harmony Korine (la produzione è italiana, guidata da Neela Quagliola) e in cui lungo i brani attraversiamo la notte, passando dal tramonto all’alba.