Entrambi i video sono in reverse, esatto, ma la cosa strana è che entrambi i video ruotano attorno ad un lutto e alla dispersione delle ceneri. Certo budget, cura dei dettagli ed effetti speciali utilizzati in The Alien sovrastano in termini spettacolari la one take “povera” di Sirens, che però non difetta di pathos emotivo, anzi.
Qui il commento del regista, che riprendiamo da Promonews:
Sirens dei Metaxas è un’ode alla fede e all’amore oltre ogni ostacolo. Paragona la vita al canto delle sirene, con tutte le sue tentazioni, ma al tempo stesso parla anche di rimanere fedeli nonostante tutte le distrazioni.
Abbiamo girato in una spiaggia, con pochi mezzi, provando tutto il girono prima che scoccasse l’ora giusta per girare. Ho schematizzato i passaggi più forti del brano, calcolando accuratamente dove sarebbero stati girando al contrario. Così facendo siamo stati capaci di sincronizzare l’azione e costruire su di essi il piano sequenza.
[…] Per quando mi riguarda, si tratta di una canzone che parla al tempo stesso di speranza e disperazione e volevo cattuare queste due facce della stessa medaglia realizzando un piano sequenza che andasse in reverse, dandogli un doppio singificato attraverso una narrazione ciclica.
Il mio obiettivo era trasmettere la potenza del tempo, della memoria e dell’accettazione, dando voce a un aspetto sottorapresentato della comunità LGBT.