Ci risiamo. Dopo il surreale piano sequenza di Ain’t Nice, i Viagra Boys, diretti ancora dagli SNASK, proseguono la storia lasciata in sospeso e stavolta troviamo il front man come un nobile annoiato, perennemente assistito dalla sua corte barocca e incipriata. La giornata del ”giovin signore” (come lo chiamerebbe Parini) consiste in photo shooting pubblicitari, tiro a piattello con i cani e nichilistici bagni in piscina. Ma tutto cambia quando scoprirà quale pietanza dovrà consumare per pranzo: la sua testa.
Il pezzo, con un suono più vicino al synth-pop, fa da base ad un videoclip decisamente più sotto tono rispetto al precedente. Nel complesso la storia ha tinte meno surreali ma più evocative e introspettive, complice anche la voce stonata e debole che combacia perfettamente col volto stanco del protagonista che, dopo lo shock, si ritrova seduto sulla panchina della location dove tutta la storia è cominciata. E’ stato tutto un sogno? Oppure una lunga visione nosense provocata dall’ubriachezza e, forse, dalla nostra tristezza repressa?