La coppia italiana più nota di Instagram in fuga dall’ego in un’immaginaria metropoli retrofuturistica: questo lo script ridotto all’osso del ritorno sulle scene di Fedez, che nel nuovo videoclip Bella storia è affiancato dalla moglie Chiara Ferragni. Una sorta di paradosso, un cortocircuito tra esibizionismo e isolamento, incastonato in un flusso visivo colorato e vivace, dominato da luci al neon, screen walls e una direzione artistica felicemente sopra le righe.
Si tratta di una delle ultime produzioni della Maestro di Antonio Giampaolo, ed è opera di un giovane regista in rampa di lancio: Simone Peluso. Lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda e per farci raccontare un po’ come è andata.
Com’è nata questa collaborazione con la Maestro e con Fedez?
La collaborazione è nata tramite Stefano Clessi, la figura manageriale più vicina a Federico, che in precedenza mi aveva affidato anche la realizzazione del progetto di Blanco. Il video si è rivelato molto soddisfacente e questo gli ha permesso di affidarmi anche il progetto di Fedez. Lo ringrazio tanto per questa opportunità. Inizialmente l’idea doveva essere il più semplice possibile, successivamente però, si è rivelata più complessa dal punto di vista organizzativo e abbiamo preferito affidare la produzione a Maestro.
Com’è stato lavorare con la Ferragni? Come nasce l’idea del suo look cosí diverso dal solito?
Chiara è gentile, puntuale e super disponibile, mi sono sentito subito a mio agio e la nostra collaborazione è stata naturale e fluida. L’idea dei capelli è collegata al mood anni 80’ del video e la proposta del colore nero è stata direttamente di Chiara.
Nel grande trambusto mediatico che i Ferragnez si portano dietro, una cosa che rischia di perdersi nel video è il lavoro di design sulle comparse, i sette vizi capitali. Come le avete pensate e realizzate?
I sette vizi capitali all’interno del video rappresentano l’impersonificazione dei vari “ego” che le persone si trovano ad affrontare ogni giorno. Il significato del video racchiude il concetto dell’amore come unica via che porta alla dissoluzione dell’ego. Dal punto di vista tecnico mi sono affidato a Beatrice Borgonovo (MUA) e Giada Pezzolo (stylist) che mi hanno aiutato nella realizzazione dell’idea cogliendo al meglio ciò che avevo in mente.
In questo video firmi la regia assieme a Luca Boarelli, con cui condividi l’esperienza di Sevenview. Puoi spiegarci come vi siete divisi il lavoro e un po’ la storia della vostra collaborazione?
Io e Luca abbiamo un’amicizia consolidata dalla prima media; la nostra conoscenza da oltre 10 anni ci ha permesso di crescere in questo campo e condividere insieme le nostre esperienze lavorative e non. Proprio in questo periodo stiamo cercando di capire quale possa essere il nostro percorso come singoli, e quale sia il modo migliore di valorizzarci come duo in ogni progetto. Luca mi ha supportato in tutto il progetto, dalla stesura dell’idea alla realizzazione pratica. Trovo naturale affidarmi a lui per qualsiasi questione, avendo la consapevolezza di riuscire sempre a trovare una soluzione vincente insieme. Come duo Sevenview, invece, ora miriamo a brand fashion e spot commerciali.
Da videoclip per artisti emergenti come Wemme Flow e Blanco a Fedez. Un bel salto, no? Com’è stata questa esperienza nel mainstream e quali sono secondo te le differenze principali tra i tuoi videoclip precedenti e questo?
Il salto non nascondo che sia stato grande; confesso che in un progetto di tale importanza è facile non sentirsi all’altezza, ma grazie alle persone con esperienza che mi circondavano e che mi hanno supportato, valorizzando l’idea che avevo in mente, sono riuscito a sentirmi sicuro. La differenza sostanziale tra i progetti più indipendenti e questo è stata sicuramente la possibilità di appoggiarsi e confrontarsi con professionisti in ogni reparto; mentre nei progetti più indipendenti dovevo trovare il giusto compromesso tra quello che avevo intorno e quello che potevo realizzare, in questo caso ho potuto spaziare maggiormente con le idee anche su campi che prima ignoravo.
E il futuro come lo vedi? Hai qualche produzione già avviata o in programma? E cosa ti piacerebbe fare nel medio-lungo termine?
Essendo una persona molto ottimista, il futuro è sempre positivo nel mio immaginario. Stiamo già lavorando ad un paio di videoclip nuovi che usciranno nel giro di breve, mentre il mio obiettivo nel lungo termine è sicuramente crescere e imparare maggiormente in regia, dedicando una particolare attenzione alla direzione artistica di ogni progetto.