Bombshell: uno schianto, una donna da capogiro.
Leggendo l’ultimo episodio di Fotoromanzi, incentrato sull’esordio di Angelina Jolie nel mondo dei video musicali, mi è subito venuto in mente che quella non fu l’unica esperienza per l’attrice vincitrice di due premi Oscar nell’industria videomusicale. E come lei tantissime altre attrici, modelle e showgirl hanno prestato i loro volti agli autori del clip nel corso degli anni.
L’idea del video incentrato esclusivamente o quasi su una bellezza prorompente, che punta tutto sulla sensualità esplosiva della star di turno, trova terreno fertile già negli anni Ottanta con la nascita di MTV e la conseguente necessità di una produzione massiccia di videoclip. Nonostante siano trascorsi decenni sono ancora moltissimi i video che mantengono il focus su questo genere di performance, delle volte esplorando nuovi punti di vista che portano la firma di grandi autori, come nel caso di Sofia Coppola.
Di seguito trovate raccolti dieci titoli con concept che ruotano attorno alle bellissime donne che ne sono protagoniste, impegnate di volta in volta in performance più o meno memorabili.
Whitesnake – Here I Go Again (Marty Callner)
Negli anni Ottanta Tawny Kitaen è una delle top model più famose al mondo con qualche promettente incursione nel mondo del cinema. Nel 1987 David Coverdale, cantante dei Whitesnake, la vuole al suo fianco nel video di Here I Go Again, dove la giovane modella fa del cofano di una Jaguar XJ il suo palcoscenico. Con indosso solo un completino di lingerie bianco la ragazza balla sinuosa sul cofano dell’auto, dando vita a un’esibizione iconica che verrà ripresa e citata molto spesso in futuro.
Warrant – Cherry Pie (Jeff Stein)
Bobbie “Cherry Pie” Brown, la giovane modella protagonista del video, deve il suo soprannome proprio a questa clip dei Warrant. Il frontman della band Jani Lane resterà folgorato dalla sua performance, al punto da innamorarsene e sposarla l’anno seguente. Nonostante l’enorme successo del video, trasmesso in heavy rotation da MTV, alcune reti televisive come MuchMusic si rifiutarono di inserirlo nella programmazione, ritenendolo sessista in modo offensivo. La stessa MTV qualche anno più tardi ritornerà sui suoi passi per decretare il video come uno dei peggiori nello speciale MTV’s Triumphs and Tragedies.
Lit – Miserable (Evan Bernard)
I lillipuziani Lit sono vittime di una monumentale Pamela Anderson in questo videoclip diretto da Evan Bernard. A cavallo del nuovo millennio l’attrice, ormai archiviata la carriera di bagnina più sexy del mondo, è all’apice del successo e Bernard la chiama come protagonista assoluta di Miserable, terzo singolo di A Place in the Sun. La band si muove sulle gigantesche curve della Anderson prima di venire letteralmente cannibalizzata. Un video che ha scosso gli ormoni di chi, come me, era adolescente in quel periodo.
The Rolling Stones – Anybody Seen My Baby? (Samuel Buyer)
Dopo il suo esordio tutto italiano nel mondo della videomusica, Angelina Jolie torna a vestire i panni della femme fatale, questa volta al servizio di uno dei gruppi più importanti della storia, i Rolling Stones. L’attrice interpreta una sensuale spogliarellista che abbandona uno show per avventurarsi sulle strade di New York inseguita da Mick Jagger. L’ossessione di Jagger per la Jolie non sembra essersi limitata al set del promo, in quanto alcune voci vedrebbero i due protagonisti di una relazione clandestina nata proprio quello stesso anno.
The White Stripes – I Just Don’t Know What To Do Myself (Sofia Coppola)
Le incursioni di Sofia Coppola nella videomusica si contano sulle dita di una mano. Quella per i White Stripes è di certo la più apprezzata nell’industria del music video, tutta giocata su una performance tanto semplice quanto d’impatto. La protagonista della clip è Kate Moss, qui nei panni di una ballerina di pole dance che si esibisce per la sola macchina da presa della Coppola. A differenza di altre modelle che hanno visto nel videoclip un’opportunità per lanciare la propria carriera, qui la top model non ha nulla da dimostrare e la sua performance diventa una semplice conferma della sua già ben documentata sensualità.
Fountains of Wayne – Stacy’s Mom (Chris Applebaum)
Con i Fountains of Wayne entriamo in territorio MILF. Il plot di Stacy’s Mom attinge a piene mani dalle commedie per adolescenti americane anni Novanta: Rachel Hunter, top model di origine neozelandese, è l’oggetto del desiderio di un bambino che approfitta della compagnia di una sua vicina di casa solo per ammirare la madre. Un video con atmosfere à la American Pie e citazioni esplicite a Fast Times at Ridgemont High.
Chris Isaak – Baby Did a Bad Bad Thing (Herb Ritts)
Herb Ritts torna dietro la macchina da presa per Chris Isaak a distanza di sei anni dalla loro prima collaborazione, nata con la clip di Wicked Games. Se in quell’occasione scelse di affiancare al cantautore californiano la top model Helena Christensen, qui Ritts si affida alle provocanti curve di Laetitia Casta. La modella francese danza in modo sensuale all’interno della stanza di un motel indossando solo una parrucca nera e della lingerie scura mentre il cantante la osserva attraverso una tv.
Kanye West – Fade (Eli Linnetz)
Nel 2012 Teyana Taylor lascia l’etichetta discografica di Pharrell Williams e firma un contratto con la GOOD Music di Kanye West. Da quel momento inizia a gravitare attorno all’universo del rapper che qualche anno più tardi la scrittura come protagonista del video di Fade, secondo singolo estratto da The Life of Pablo. La cantante-ballerina si aggira seminuda per una palestra, dando vita a una coreografia in un’atmosfera anni Ottanta che ha dei chiari riferimenti a Flashdance.
Robin Thicke ft. T.I. & Pharrell – Blurred Lines (Diane Martel)
Prima di Blurred Lines erano in pochi a conoscere e sapere pronunciare il nome di Emily Ratajkowski, ma dopo la messa in onda del video non si è fatto altro che parlare di lei. La supermodella, insieme a Elle Evans and Jessi M’Bengue, flirta con i tre artisti mentre si aggira sul set in topless. Il video è stato oggetto di critiche da parte della stampa, che lo ha ritenuto un prodotto sessista, colpevole di aver oggettivizzato la figura della donna in un ambiente già di per sé piuttosto maschilista.
Miley Cyrus – Wrecking Ball (Terry Richardson)
Nel 2013, nel pieno del suo periodo di ribellione, Miley Cyrus decide di mettersi a nudo – in ogni senso possibile – con il secondo singolo di Bangerz, Wrecking Ball, una ballad ispirata dalla rottura con il fidanzato di allora, l’attore Liam Hemsworth. Per farlo si affida al fotografo Terry Richardson, noto alle cronache per un temperamento piuttosto spinto sul set fotografico, atteggiamento che lo ha portato a doversi difendere da accuse molto pesanti come aggressione e sfruttamento sessuale da parte di diverse modelle. Il fotografo newyorkese firma la clip di Wrecking Ball con il suo consueto stile provocatorio e trasgressivo: ritrae la giovane popstar completamente nuda mentre si dondola su una palla da demolizione in quella che è ormai diventata un’immagine iconica. Un dettaglio che ha scatenato la curiosità dei fan generando un primato non da poco: 19,3 milioni di views su youtube in sole 24 ore.