C’è qualcosa di straniante nel video che Isaac Ravishankara (sì, ancora lui dopo For Cryin’ Out Loud! e Cleats) dirige per Lotus Eater di Finneas. In un elegante ‘interno notte’ si sta svolgendo una festa tra amici. Sono tutti rilassati; bevono, chiacchierano e giocano accanto a un caminetto accesso. Finneas canta la canzone, ma il lip-sync che solitamente vediamo nei video musicali è qui marcato dalla presenza di un microfono che appare assolutamente fuori contesto.
Questa prima stranezza pone l’osservatore nella condizione di cercare di capire cosa succede e, quando in corrispondenza del refrain (e delle vocali prolungate delle parole ‘out’ e ‘now’) lui viene tirato/trascinato da una forza esterna, sembra quasi di vedere una forma di metaverso o delle allucinazioni sintetiche (in effetti c’è più di un riferimento a Bliss, film del 2019 di Joe Begos).
Lui non interagisce con nessuno all’interno di questo «mondo crudele»; ciò nonostante vi rimane solo in virtù della presenza dell’unica ragazza per la quale vale la pena restare.
Credits
Directed by Isaac Ravishankara Featuring Claudia Sulewski
Friends: Victoria Beaudion, Kat Cheng, Monroe Cline, Antavius Ellison, Kenzie McClure, Billy Mustapha, Marlon Pelayo, Morgan Quinn, Ryan Spencer, Josh Taylor
Prod co: Another Video
ep: Doug Klinger
Producer: Jason Baum
dp: Christian Sprenger, ASC
pd: Tye Whipple
Choreo: Jillian Meyers
Stunts: Pat Romano
Steadicam: Brian Freesh
vfx: Paul Santagada
Color: Damien Vandercruyssen, Harbor
Stylist: Anton Schneider
Groomer: Luca Tullio
cs stylist: Jared Ellner
cs mu: Chloe Schlossmann
cs hair: Ericka Verrett
1st ad: Conrad Curtis
1st ac: Justin Watson
Gaffer: Brandon Hoeg
Key grip: Justin Moran-Duquette
Sustainability coordination by Good Planet Innovation
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C’è qualcosa di straniante nel video che Isaac
Ravishankara (ancora lui!) dirige per Lotus Eater di Finneas.In un elegante ‘interno notte’ si sta svolgendo una festa
tra amici. Sono tutti rilassati; bevono, chiacchierano e giocano accanto a un
caminetto accesso. Finneas canta la canzone, ma il lip-sync che solitamente vediamo
nei video musicali è qui marcato dalla presenza di un microfono che appare
assolutamente fuori contesto. Questa prima stranezza pone l’osservatore
nella condizione di cercare di capire cosa succede e, quando in corrispondenza
del refrain (e delle vocali prolungate delle parole ‘out’ e ‘now’) lui viene
tirato/trascinato da una forza esterna, sembra quasi di vedere una forma di
metaverso o delle allucinazioni sintetiche (in effetti c’è più di un
riferimento a Bliss, film del 2019 di Joe Begos).Lui non interagisce con nessuno all’interno di questo «mondo
crudele»; ciò nonostante vi rimane solo in virtù della presenza dell’unica ragazza
per la quale vale la pena restare.