ScHoolboy Q ha fatto uscire contemporaneamente tre videoclip estratti dal suo ultimo album Blue Lips. Il più complesso, anche produttivamente, è THank god 4 me diretto da Omar Jones. Il brano è un’invettiva contro lo snithching (o un’apologia dell’omertà, vedete voi): il video si apre su un informatore della polizia e il microfono attaccato sotto la sua maglietta; segono un mix di brillanti transizioni spazio-temporali a tema giudiziario, parti in playback molto curate e scene dalla West Coast, dove si alternano le classiche situazioni da video deteriore e momenti lirici in odore di Kendrick Lamar e Dave Free (e del resto siamo sempre in Top Dawg Entertainment).
Lost Times invece arriva senza credits ed è in buona sostanza un montaggio di classici dell’animazione USA i cui protagonisti vengono reimmaginati di colore. Il montaggio offre qualche momento notevole (più di qualche sospetto sull’utilizzo di AI), ma non ci sorprenderebbe se il video venisse tolto per questioni di copyright o Disney e Warner Borthers intraprendessero azioni legali. L’operazione in sé riporta alla mente i video dell’ultimo album di Jay Z (sono passati sette anni!), in particolare The Story of O.J. e Moonlight.
Infine Nunu, diretto dallo stesso rapper assieme a James Mackel, che è un video bipartito. Nella prima parte, che corrisponde effettivamente al brano, l’artista performa sul porticato di un’antica capanna per schiavi, proprio davanti alla villa di campagna tipica del Sud degli Stati Uniti. Nella seconda parte, con l’audio di un’outro inedita, il rapper scende le scale di una gigantesca villa, mentre la folla percorre la direzione opposta.