Pubblichiamo in anteprima il backstage di Energia, l’ultimo videoclip di Axell, diretto da Giulio Rosati e che trovate in coda all’articolo. O meglio, il backstage del trailer, che possiamo però in realtà considerare come un corto a sé stante. Si tratta di un’operazione insolita, che esce dalle logiche commerciali, e che è nata in modo molto spontaneo durante la trasferta in Senegal come hanno avuto modo di raccontarci gli stessi protagonisti. In particolare, condividiamo qui una breve intervista fatta al direttore della fotografia Xu Ruichi.
Prima di tutto come è andato il viaggio in Senegal? C’eravate mai stati prima? Che esperienza è stata? Quali erano le vostre aspettative e cosa invece avete trovato?
Per me è stata la prima volta in Africa. Ho già visto paesi del terzo mondo in passato, ma sinceramente non sapevo minimamente cosa aspettarmi da questo viaggio. Avevo bene in mente l’obbiettivo e soprattutto sapevo che potevo fidarmi di Giulio.
Guardando il risultato finale e il backstage, viene da pensare che si sia trattato di un lavoro in un certo senso molto spontaneo, che alcune cose insomma siano nate sul posto dalla condivisione con tutti i partecipanti. È così? E in quanti giorni avete girato in tutto?
Il trailer lo abbiamo girato in un giorno. È partita con una piccola idea di base, ma si è concretizzata con una intuizione di Giulio, che ha deciso in tre ore di coinvolgere tutto il villaggio di pescatori che ci osservava e aiutava.
Invece il resto del videoclip è stata una continua “ricerca dell’energia”. Avevamo una settimana intera, ma la verità è che la macchina da presa l’accendevo relativamente poco. Non era facile evitare di cadere in cliché di Africa povera, immagini documentaristiche di una comunità in difficoltà. Quello che volevamo catturare erano i loro sorrisi, e l’immensa voglia di vivere; l’Energia degli africani.
Avevate una troupe minima. Quanti eravate e come eravate organizzati? Siete ricorsi a professionisti locali? Com’è stato lavorare a Dakar?
Abbiamo avuto una piccola troupe di due persone il giorno del trailer, ma eravamo io e Giulio per il resto del tempo.
Con che macchina avete girato?
Il nostro set up era con una Red e un kit di ottiche, come corredo invece un survival kit infinito che durante quei sette giorni però ho finito! Usando tutto, corde, moschettoni, kit di pulizia, stracci, gaffa ecc.
Quali sono state tecnicamente le sfide più difficili nella realizzazione del piano sequenza del trailer?
Le difficoltà che abbiamo avuto in generale sono stati i tempi e i ritmi diversi dai nostri oltre che la lingua. Fortunatamente avevamo Axell e altri due suoi amici ad aiutarci, ma è stata veramente dura comunicare. Il resto delle difficoltà tecniche erano una costante che però abbiamo sfruttato, sposando un look molto più crudo senza rinunciare alla cinematografia del video, ottenendo in realtà il risultato che speravamo.
Uscirà altro materiale (visual video, videoclip ecc) da quanto avete girato in Senegal?
Chissà, abbiamo tanto di quel materiale che potremmo farci un altro video e un backstage molto più dettagliato. Quindi non si sa mai cosa può girare in testa a quel pazzo del regista.
I quattro lottatori si rifanno a qualche tradizionale locale particolare?
I quattro lottatori sono lottatori professionisti che abbiamo invitato a lottare per un montepremi in un piccolo torneo organizzato da noi e gli abitanti del villaggio, con reti da pesca e legni per il ring.
In che modo la scelta delle location è legata al vissuto di Axell (se lo è)?
Non sono solo le location, sono i momenti. Se si osserva bene il videoclip si percepiscono delle sensazioni, e quelle sono Axell, perché quello che provavamo insieme dentro al taxi o sulla spiaggia o su quel tetto erano sentimenti reali, condivisi fra noi, non era solo un attore che interpretava: lo viveva e lo vivevamo tutti insieme.
Ogni frame che abbiamo inserito lo abbiamo realmente vissuto fra lacrime e sorrisi. È stato un viaggio emotivamente violento, ma che rifarei subito con le stesse persone. C’era una particolare armonia che poche volte ho trovato.
Credits videoclip
Starring: Axell
Diretto da Giulio Rosati
Direttore della fotografia: Xu Ruichi
Direttore di produzione: Samuel Beraldi
Fotografo backstage: Danijel Civijic
Art Consultant (creative producer): Ghali
Fixer: Cherif Traoré
Interprete: Zayk
Interprete: Inno
Credits documentario
Edit by Simone Basile
Riprese: Samuel Beraldi