Per il ritorno sulle scene di Fasma, la sua crew WFK unisce le forze con i Broga’s (Francesco Lorusso, Andrea Settembrini, Gabriele Licchelli) per la creazione di un universo visivo horror che si evolverà lungo tre videoclip. Un’operazione insolita e audace, non solo dal lato produttivo, ma anche e soprattutto rispetto ai lavori precedenti diretti da Lorusso, a testimonianza del coraggio e dell’interesse nel percorrere strade poco battute che animano il trio.
Questo primo capitolo F.B.F.M. (che sta per “Fare bene fare male), uscito lo scorso venerdì, pone le basi di un racconto dell’orrore che è metafora del conflitto interiore del suo protagonista, in fuga dalle proprie paure. Il rapper romano prende la stanza 1408 in un hotel sinistro e futuristico, tra oscuri presagi e misteriosi eventi che lo perseguitano.
«L’idea di questo progetto nasce dalla volontà di Fasma, GG e la crew di WFK di creare un’unica grande narrazione visiva che accompagni, per intero, l’uscita del nuovo album», ci hanno raccontato i Broga’s. «Creare un racconto il cui tema centrale siano “le ombre”, intese come le paure e le ossessioni di carattere sociale che ci portiamo appresso. Quello che abbiamo scritto insieme seguirà un vero e proprio percorso catartico. Confrontandoci con l’artista abbiamo pensato che la struttura migliore fosse quella in tre capitoli, seguendo quindi un classico schema in tre atti, di cui Fare Bene Fare Male rappresenta il primo. Il mondo delle ombre, è un moderno dantesco inferno nel quale Fasma deve districarsi per ritrovare la luce e una nuova consapevolezza di se stesso e restituendo un senso nuovo alle proprie paure».
«Fin da subito abbiamo pensato che questo progetto potesse essere strutturato con una regia impostata principalmente in quadri. Seguendo a tratti una fascinazione fumettistica», spiega sempre il collettivo pugliese. «Abbiamo immaginato un racconto strutturato con una grammatica visiva semplice, ma archetipica, ancestrale. Ci siamo ispirati a vecchi film horror in bianco e nero, Dio benedica Murnau con il suo Nosferatu, e al body horror di Cronenberg, passando, inevitabilmente, per un maestro del genere come Carpenter».
«Nei giorni di ricerca, scrittura e preparazione – prosegue la nota di regia – abbiamo tirato fuori vecchi classici, ma anche lavorato su nuove scoperte del genere, due film su tutti: Hereditary di Ari Aster e Licantropus di Michael Giacchino. Nella nostra mente tutto questo è stato contaminato dall’estetica e dai ricordi di vecchi videogiochi dei primi anni duemila. Chi si ricorda la paura del giocare alle tre di notte a Silent Hill o MediEvil? Quella sensazione e quel modo di vivere un racconto fatto di stop & go e checkpoint è in parte ricaduta in questo racconto. In fin dei conti – concludono – ognuno di noi cela delle paure, e delle immagini e ricordi legati ad essa. Chissà dove ci porterà il secondo capitolo».
Credits
A film by Broga’s
Prodotto da @maestro.production e @think_cattleya
Produttori Esecutivi: @antoniogiampaolo e @martinobenvenuti
Scritto da Broga’s, Fasma, @gg_wfk
Regia e Fotografia: @leoze167 x Broga’s
Organizzazione: @solitiuomini x Broga’s
Aiuto Regia: @gabrielelicchelli x Broga’s
Ass. di produzione: @richi.westside
Runner: @wekoner_
Operatore: @davide_piazzolla_dop_aic
Ass. Operatore: @elmaghia
Gaffer: @___looka___
Macchinista: @xche7
Styling Fasma: Mario Carucci
Costumi: @silviadongiovanni
Trucco: @antony_makeup
Scenografa: Elena Barberis
Ass. Scenografia: Giulia Somma
Post Produzione: Broga’Studio
Montaggio, vfx, color: Francesco Lorusso
CGI artist, animazione: @biasinich
Grafic Design: Andrea Settembrini
Fonico di presa diretta: Guglielmo Francavilla
Fotografo di scena: Luca Molino
Location: Scalo Vallino, Ex-Hotel Serra
Service: @ouvert_cine_rental
Con il supporto di: @filmcommissiontorinopiemonte , Ascot Ascensori
Special thanks: @tommy.aggiustatutto , @verivez , Paola Grassi, Elisa Molino, Stefano Kararokotc, Casualbay Vintage, Mumati gioielli, Ijo’design