Ad anticipare il prossimo Meeting delle Etichette Indipendenti, che si terrà come di consueto a Faenza questo weekend (qui il programma), arriva l’annuncio del videoclip vincitore del premio PIVI, lo storico premio che il MEI dedica ai videoclip indipendenti italiani. Il videoclip di Nella mia testa / Logiche / Le mie gambe, le mie tasche di Altea e Sano del Thru Collected ha trionfato succedendo a Musica leggerissima di Colapesce e Dimartino.
Il regista del videoclip, Riccardo Sergio commenta la vittoria sul sito del Mei: «Questo video, particolare, nasce da una reference sulla malavita russa, ma allo stesso tempo vogliamo celare la storia, per dare più letture sulla narrativa, non sul significato. Abbiamo voluto rompere la classica immagine del videoclip per sperimentare tecniche e linguaggi differenti, a partire dalla durata. Sono contentissimo di aver vinto il PIVI, questo premio rappresenta la speranza che il videoclip si possa evolvere su dei termini che non siano necessariamente di promozione del pezzo, ma anche di prodotto complementare».
La giuria del premio quest’anno era formata dall’organizzatore Fabrizio Galassi, dai giornalisti Dario Falcini (Rockit) e Riccardo De Stefano (ExitWell), dal curatore Giuseppe Piccoli (Sei tutto l’Indie di cui ho bisogno), dall’organizzatrice del premio Roma Videoclip Francesca Piggianelli e dai registi Francesco Lettieri e Giacomo Spaconi. «I Thru Collected sono la nuova cosa più potente precipitate sulla musica italiana negli ultimi mesi, da un punto di vista musicale, delle idee e dell’immagine. Premio meritato», ha commentato Falcini.
Più ampio il commento di Lettieri: «in un momento storico in cui la funzione e il concetto stesso di videoclip è messo in crisi dai social, è importante tornare alla base di quelle che sono le unicità dei video, quello che lo rendono un formato libero e portatore di innovazione linguistica. Oggi come mai – prosegue il regista partenopeo – i video devono andare oltre il semplice accompagnamento, oltre il playback, oltre la stessa musica. Mi ha fatto piacere vedere dai nuovi registi dei video estremi, sperimentali, ma allo stesso tempo capaci di raccontare delle storie e di emozionare. Il Pivi 2022 – conclude – è un incoraggiamento a osare e un premio al coraggio di chi, tra tutti, si è spinto più oltre».