A distanza di otto anni dal loro ultimo album in studio, The Inevitable End, presentato come l’addio del duo norvegese alle incisioni discografiche, i Röyksopp sono tornati a sorpresa quest’anno addirittura con un triplo album. Profound Mysteries, questo il titolo, si articola infatti in tre capitoli per un totale di trenta brani; se i primi due album sono già ascoltabili, l’uscita di Profound Mysteries III è invece prevista per il prossimo 18 novembre.
Quanto alla promozione, risulta impressionante lo sforzo produttivo che accompagna questa tripla uscita: da un lato gli artwork di Jonathan Zawada, con una cover per ciascun brano, opportunamente animate per creare altrettanti visualizer, dall’altro una collaborazione con la casa di produzione Bacon per realizzare i videoclip.
La casa di produzione scandinava vede nel suo roster artisti del calibro di Kasper Haggstrom, Andreas Nillson e Martin De Thurah (indimenticata e inarrivabile resta la collaborazione tra De Thurah e i Röyksopp per What Else Is There?, vette altissime del disagio made in Scandinavia). La band ha commissionato un corto per ciascuna canzone, fornendo una lista di regole creative che ha permesso una libera interpretazione del brano al punto da cambiarne il titolo, utilizzarne solo un estratto o manipolarne il suono a piacere.
I corti usciti fino ad ora sono spesso quadretti surrealisti o veri e propri ritratti assurdi, se non demenziali, che ruotano attorno ai temi delle relazioni interpersonali, l’identità e la ricerca personale della verità. Si passa così dal prete in crisi di The Conversation (De Thurah, ovviamente) alle pecore nonsense di This Is Mæh (lo ammettiamo: il nostro preferito), passando per lavori coreografici come Dreamer o il falso found footage di good human per arrivare all’astrattismo di Past.
In mezzo c’è davvero di tutto, da non perdere: BJA, The Downfall, I Hate My Shelf (come si fa a non volergli bene a Nillson?) e i più articolati Initiation e Therapy.
Per quanto concerne il terzo album, non ancora uscito, al momento in cui si scrive, sono stati fino ad ora anticipati tre brani con altrettanti videoclip, uno meglio dell’altro: How To (altro preferito) sulle note del singolo Me&Youphoria, che così su due piedi ci sembra il vero banger di questa uscita discografica; l’animazione inquietante e tragicomica di speed_k1ng; e infine il dialogo horror-ridicolo tra un uomo e un granchio di A Crab & A Pipe.