Da gennaio a oggi, poco alla volta abbiamo avuto modo di scoprire A Light for Attracting Attention, l’album di debutto del progetto musicale di Thom Yorke con Jonny Greenwood e Tom Skinner, The Smile. Avevamo qui recensito i video dei singoli Skrting on the Surface, Pana-vision e Free in the Knowledge, colpevolmente saltando You Will Never Work in Television Again e The Smoke: si era trattato, nel primo caso, di un lyric video diretto da Duncan Loudon (con riferimenti a personaggi controversi del mondo dello show business; leggi Epstein, Weinstein o Berlusconi) e nel secondo di una sperimentazione diretta su pellicola 16mm fatta da Mark Jenkin (di sapore molto simile al cinema delle avanguardie e a quello di una parte della storia dell’animazione sperimentale).
Nel corso del mese di maggio è stata impressa una decisa accelerazione con la pubblicazione di ben sette video.
Il primo di questi è stato Thin Thing, la cui regia è stata affidata a Cristóbal León e Joaquín Cociña, artisti cileni premiati nel corso dell’ultima mostra del Cinema di Venezia per il loro cortometraggio animato Los Huesos. A ben vedere, lo stile di questo cortometraggio influenza direttamente il video di Thin Thing, dalla scelta del bianco e nero all’uso dell’animazione, ma anche una certa deriva fantastica e grottesca.
Il concept è il risultato dell’incontro tra le suggestioni dei registi e un sogno di Yorke alla base del brano. All’inizio del video, l’evoluzione porta alla formazione di una postazione informatica un po’ datata che fa pian piano scomparire tutto ciò che sta intorno: questa implosione sembra essere metafora della convergenza in un unico dispositivo di tutti gli strumenti che prima eravamo abituati ad utilizzare. In tal modo, dalla semplice postazione iniziale, si arriva alla genesi di una rete neurale. Comincia così un flusso generativo all’interno del quale trovano posto l’artificiale (i materiali e gli strumenti creati dall’uomo) e il naturale (l’uomo e sue parti anatomiche, animali, piante). Come nel caso del recente video di Wastefellow, Post Credits Scene, si insiste così sulla capacità alienante di certi processi della contemporaneità, da quelli lavorativi a quelli comunicativi e creativi.
Come Pana-vision, i video di Waving a White Flag, Speech Bubbles, The Opposite, The Same, A Hairdryer e We Don’t Know What Tomorrow Brings sono stati realizzati da Sabrina Nichols. Anche in questi casi, la regista si è fatta carico di animare il complesso immaginario creato da Stanley Donwood e Thom Yorke. Più che video tradizionali, sono visualizer popolati da forme che richiamano la natura, ma che al contempo sono innaturali per colori e movimento: organismi unicellulari, alghe, piante, radici, figure pseudo-umane, onde, nuvole. Tra tutti, si distaccano leggermente The Opposite e A Hairdryer, il primo per la presenza di una sorta di spirito del bosco che vibra e batte le palpebre in perfetta sincronia con la struttura ritmica, il secondo per una costruzione geometrica stellata che ruota e si moltiplica su livelli diversi.
Thin Thing Credits
Directed by: Cristóbal León & Joaquín Cociña
Produced by: Lucas Engel
Production Companies: Diluvio & Pista B
Script: Cristóbal León & Joaquín Cociña
Executive Producers: Catalina Vergara, José Hosiasson
Animation: Cristóbal León & Joaquín Cociña, Natalia Geisse, Javiera Sandoval, Javiera Vega, Francisco Visceral Rivera, Diego Cumplido, María Ignacia Hargreaves, Marcelo Cruzat, Octavio Palma, Violeta Santander, Guillermo Arias, Dalia Cociña.
Photography and Post-Production Supervision: Niles Atallah
Cinematography: Cristóbal León, Joaquín Cociña
Art Direction: Natalia Geisse, Joaquín Cociña, Cristóbal León
Stage Design: Natalia Geisse
Editing: Joaquín Cociña, Cristóbal León
Editing Assistant: Constanza Maldonado
VFX: Cristóbal León
Color Grading: Niles Atallah
Corpse Props: Melissa Luengo
Development and Film Digitalization: Ceis 8 (Roberto Collio, Matías Illanes, Sebastián Sánchez, Nicolás Saldivia
Válvula Films)
Pre-production Editing: María José Salazar
Behind the Scenes Photography: Sebastián Utreras