In una serata memorabile Hold On sbanca con tre premi. Doppiette per Reef Studios, Trilathera ed Enea Colombi, mentre Ottomano vince come miglior regista
I videoclip italiani hanno acceso la serata romana di domenica 29 maggio, quando al Monk si è tenuta la prima edizione dei Videoclip Italia Awards, il premio organizzato dal nostro webmag. Davanti alla Sala Teatro stracolma, i presentatori della cerimonia di premiazione Luca Vecchi e Riccardo Salvi hanno annunciato i vincitori dei venti premi previsti.
Quindi chi ha vinto?
MIGLIORE VIDEOCLIP ITALIANO
MIGLIORE REGISTA
MIGLIORE REGISTA UNDER 25
MIGLIORE VIDEOCLIP POP
MIGLIORE VIDEOCLIP ROCK
MIGLIORE VIDEOCLIP RAP/TRAP
MIGLIORE VIDEOCLIP INDIE
MIGLIORE VIDEOCLIP ELETTRONICA
MIGLIORE VIDEOCLIP ALTERNATIVO
MIGLIORE FOTOGRAFIA
MIGLIORE MONTAGGIO
MIGLIORE ART DIRECTION
MIGLIORE COLOUR GRADING
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
MIGLIORE STYLING
MIGLIORI MAKE-UP & HAIR
MIGLIORE VIDEOCLIP INTERNAZIONALE
MIGLIORE VIDEOCLIP LOW BUDGET
MIGLIORE VIDEOCLIP DI ANIMAZIONE
PREMIO GIURIA STUDENTI
Not Waving, Marie Davidson – Hold On (Angelo Cerisara)
Tommaso Ottomano
Enea Colombi
Tropico – Carlito’s Way (Enea Colombi)
Fast Animals and Slow Kids – Come un animale (Trilathera)
Skiro, Tetra – No Mercy (Giada Bossi)
Colapesce, Dimartino – Musica leggerissima (Zavvo Nicolosi)
Not Waving, Marie Davidson – Hold On (Angelo Cerisara)
PS5 – Transe Napolitaine (Sabrina Cirillo)
Alessandro Ubaldi per Tropico – Geniale + NEAAN
Matteo Motzo per Artizhan – Tandoori Boutique
Flavia Ballarin, Danilo Bubani per Fulminacci – Santa Marinella
Joseph Bicknell per Not Waving, Marie Davidson – Hold On
Reef Studios per Salmo – Aldo Ritmo
Riccardo Maria Chiacchio per Popa – Psicomagia
Pablo Ardizzone, Kevin Jacotot per Thomas Costantin – La città si svuota
Fuel Fandango, María José Llergo – Mi Huella
(Alex Gargot)
Thru Collected – Dronememorie (Gabriele Skià, Riccardo Sergio)
Salmo – Aldo Ritmo (Andrea Folino, Reef Studios)
L’evento – Il racconto semiserio della serata
La giornata si era aperta con un panel organizzato da Videoclip Italia assieme a Chiara Zanini e all’associazione Women in Film, Television & Media Italia. Il panel, moderato dalla stessa Zanini assieme a Domizia De Rosa (presidente dell’associazione WIFTMI), aveva come titolo “Sex, Lies & Videoclip – Parità e rappresentazione di genere nell’industria videomusicale” e ha visto la partecipazione di Matilde Composta (aiuto regista e produttrice), Paula Ling Yi Sun (regista), Manu Mortera (regista) e, da remoto, di Giada Bossi (regista) e Francesca Pavoni (direttrice della fotografia).
Un coro di voci femminili che ha offerto diversi punti di vista sull’ambiente produttivo, le prospettive di carriera, il lavoro creativo, ma anche sul modo in cui il corpo femminile viene trattato nei video musicali. L’auspicio è che questo interessante momento di incontro e dibattito possa rappresentare solo il primo di molti momenti di riflessione su temi così sfaccettati e importanti.
Dopo un breve aperitivo, gli ospiti hanno riempito la sala per assistere alla cerimonia di premiazione. Venti i premi assegnati dalla corposa giuria, formata da oltre sessanta esperti italiani e internazionali. Luca Vecchi, assistito dal filmaker anarchico Riccardo Salvi, con un look all-in-pink e nell’inedita veste di valletto, ha condotto la serata davanti a una sala stracolma, dove non sono mancate risate, momenti di esaltazione e vero e proprio tifo da stadio.
A partire dalle categorie tecniche – si è rotto il ghiaccio con la categoria Migliore Montaggio, vinta da Matteo Motzo per il suo lavoro nel video di Tandoori Boutique di Artizhan – si sono alternati sul palco i vincitori (si segnala un euforico Alessandro Ubaldi, mvp dell’after party e, cosa non meno importante, vincitore del premio per la miglior fotografia) o, nel caso degli assenti, la proiezione dei loro video di ringraziamento.
Terminate le categorie tecniche, c’è stato un momento importante dedicato alla memoria di Sandro Tanin, giovane focus puller e assistente di camera scomparso pochi mesi fa in un incidente stradale. I suoi colleghi, ma soprattutto amici Giovanni Sacchi, Jacopo Colamartino e Francesco Castagnino sono saliti sul palco per rendergli omaggio attraverso un montaggio di alcuni videoclip a cui Sandro aveva lavorato e con un commovente discorso che ha toccato il cuore di tutti i presenti.
La premiazione è proseguita poi con le categorie dedicate ai generi musicali: i rapper Skiro e Tetra giunti direttamente da Cunardo (Varese) hanno ritirato il premio per il miglior videoclip rap, facendo le veci della purtroppo assente regista Giada Bossi, che ha mandato un video di ringraziamento assieme alla dop Francesca Pavoni. Sabrina Cirillo ha appreso con stupore di aver vinto nella categoria Miglior Videoclip Alternativo ed è stata premiata da Domizia De Rosa, mentre Enea Colombi è salito sul palco senza aver capito con quale video avesse vinto per la cateogira Pop (se ci fossero ancora dubbi, ha vinto Carlito’s Way). Come un animale dei Fast Animals Slow Kids ha vinto invece nella categoria dedicata alla musica rock, sorprendendo molti dei presenti, inclusi i Trilathera, che si aspettavano il trionfo dei Maneskin.
I Trilathera, che giocavano in casa, hanno collezionato ben due premi, portandosi a casa anche l’apprezzamento della giuria studenti (formata da allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo, della NABA di Roma e della Civica Scuola Luchino Visconti di MIlano) per l’altro loro video in concorso, ovvero Mastroianni per i Sottotono.
Assegnato questo premio speciale si è giunti così alla tranche finale di premi, dedicata alle categorie cosidette speciali. I ragazzi di Reef Studios, capitanati da Andrea Folino, hanno ritirato il loro secondo premio per Aldo Ritmo (migliori effetti speciali e migliore animazione), mentre i giovanissimi Gabriele Skià e Riccardo Sergio hanno raccolto il premio per miglior videoclip low-budget con Dronememorie.
Dopo aver salutato la vittoria del videoclip spagnolo Mi huella nella categoria dedicata ai videoclip internazionali, si è arrivati al culmine della serata con i premi più importanti. I registi sono stati premiati dallo storico dei media ed esperto di videoclip Bruno Di Marino: Colombi ha vinto nella categoria dedicata agli under 25, mentre fra i “senior” la vittoria è andata a Tommaso Ottomano, che aveva già vinto per distacco il premio di miglior look della serata.
Infine, con un mezzo spoiler involontario da parte della regia, è arrivato anche l’annuncio di Hold On come vincitore del premio di miglior videoclip italiano in assoluto, sancendo così il trionfo del videoclip diretto da Angelo Cerisara (premiato come miglior videoclip di musica elettronica e migliore color grading, nessun altro video ha vinto tre premi). Cerisara si è collegato in diretta dall’estero con uno streaming un po’ precario per accettare il premio, poi ritirato dal co-produttore del clip Matteo Stefani, e i consueti ringraziamenti di rito.
Terminata la carellata di premi, la serata è proseguita con un più o meno sobrio after party, musicato dal collettivo di dj DEEP’N’DANCE. Qui c’è stato modo di riprendere il filo dei discorsi interrotti dopo l’aperitivo e di complimentarsi con i vincitori, ma anche di conoscersi e riconoscersi. In fin dei conti, il pregio principale dell’evento è stato quello di offrire un inedito momento di incontro tra gli addetti ai lavori, tanto più prezioso dato che, come abbiamo avuto modo di rilevare, raramente ci si incontra effettivamente di persona fra colleghi. Ed è stato davvero un momento speciale grazie alla compresenza di professionisti romani e milanesi, ma anche di tanti altri grandi artisti che vivono sparsi lungo tutta la penisola, che tutti insieme non si erano mai visti.
Giunti alla chiusura, ci si è salutati: un’arrivederci all’anno prossimo per un’edizione che speriamo ancora più scoppiettante, ricca di spunti e contenuti e un po’ folle come lo è stata questa prima storica volta dei Videoclip Italia Awards.