Per Paranoid Dream(er) di MileSound Bass, Vittoria Salvo e Edmondo Annoni ricreano un vero e proprio incubo attraverso diverse tecniche digitali di animazione e distorsione delle immagini. Si parte da un rotoscopio che ricorda i film animati di Richard Linklater per arrivare a complete deformazioni astratte in cui il corpo e il volto diventano una cascata di pixel.
«Il music video cerca di restituire allo spettatore alcune delle esperienze vissute durante una paranoia onirica notturna», commentano i registi. «Per farlo ci siamo avvalsi di diverse tecniche video che restituiscono percezione differenti. Si va da esperienze prettamente visive ad altre più “tattili” grazie all’animazione in rotoscopio che diventa piano piano una distorsione pittorica digitale. A tempo di musica – proseguono -, la protagonista del video, colei che sogna, percepisce la perdita dei suoi confini fisici diventando tuttuno con l’ambiente che la circonda. Può essere una sensazione alienante, che sfocia nella paura e nella paranoia, oppure – concludono – una danza liberatoria di unione nella vastità del tutto».
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