Il video di Giungla, brano firmato da Zabriski, cita le Favole di Esopo – il cervo cieco da un occhio – e Goethe mettendo in mostra il contrasto tra natura e opera dell’uomo lungo una rete di riferimenti incrociati. Le scene documentarie di alcuni cervi e cerbiatti si alternano a quelle dei due protagonisti umani, le cui mani sono macchiate da una vernice metallica. Si tratta di una pescatrice (Xirui Yang), che si aggira per la laguna veneziana con il petrolchimico sullo sfondo e le corna del cervo in un secchio, e dello stesso Zabriski che, vestito all’antica e con una benda da pirata su un occhio, è intento a smuovere rottami e detriti in una discarica. Il video è ad opera degli artisti Martina Camani e Francesco Pozzato.
Credits
UN FILM DI: Francesco Pozzato e Martina Camani
CON: Xinrui Yang e Lorenzo Valè