Di Denise Tshimanga
Il futuro della musica non si trova soltanto nelle produzioni musicali e nei concept: si trova anche nei videoclip. Federico Baroni, classe 1993, oltre ad essere il busker più seguito d’Italia, ha inventato un nuovo modo innovativo di girare i video. Con l’uscita del suo vivace singolo Jackpot ha ideato il primo double vertical music video al mondo, che è riuscito a tradurre in realtà grazie al lavoro del regista e visual artist Davide Bastolla (BASTANIMOTION) che in passato ha già lavorato con Carl Brave, Giancane e Annalisa fra gli altri.
Ma che cos’è il double vertical music video? Questo video prevede la visione di due videoclip, girati entrambi in verticale e caricati separatamente su YouTube come lato sinistro e lato destro. Per avere un’esperienza inaspettata, si uniscono due smartphone e i due video si avviano contemporaneamente. Così facendo si può seguire la storia connessa tra le due clip in cui scenografia e animazioni si intrecciano per dare vita ad unico magico video.
Abbiamo fatto cinque domande a Federico Baroni e Davide Bastolla, per scoprire com’è stato ideare e lavorare a questo progetto.
Cinque domande con Federico Baroni
Com’è nata l’idea del double vertical music video?L’idea del video è nata prima del brano. Quando c’è stato il lockdown stavo lavorando al nuovo disco, e mi sono reso conto che la presenza sui social era cresciuta molto, tutti erano sempre connessi, quindi mi sono detto: perché non usare lo smartphone e i social per dare un messaggio positivo? Quindi abbiamo pensato di trasmettere alle persone la voglia di condivisione con questa modalità video. Dopo aver scrittoJackpot, che parla di libertà, ci siamo resi conto che era il brano perfetto per questa tipologia di videoclip. Ci abbiamo messo sei mesi per girarlo, ma ne è valsa la pena! Il lavoro di Davide Bastolla (BASTANIMOTION) è stato incredibile, soltanto lui poteva farlo così bene.
Qual è stata la parte più stimolante di questo progetto?
La parte più stimolante è stata riconoscere il potenziale dell’idea e iniziare a lavorarci. È stato bello cercare di capire cosa facessi io, e cosa facesse Christian Dei nello stesso momento. Alla fine la parte migliore è stata riuscire a trasmettere un messaggio positivo e di speranza a chiunque si senta rinchiuso in sé stesso. Questa era la cosa a cui tenevo di più.
Jackpot è un singolo vivace e allegro, che si sposa bene con questo clima di ripresa e di speranza che iniziamo a sentire nell’aria dopo un anno difficile. Ci sono degli artisti che hanno ispirato questo mood così positivo?
I miei riferimenti sono perlopiù internazionali, soprattutto per quanto riguarda il sound. Invece per quanto riguarda i video, la mia ispirazione è Jovanotti. Lui per me è un punto di riferimento – nel progetto in generale e anche nel progetto precedente a questo – è stato di grande ispirazione. Se pensi a Jovanotti pensi ad un sorriso, all’estate, a una festa. L’associazione con il contenuto delle sue canzoni è immediata, e questo è proprio ciò che vorrei fare io. Questo disco, prima di arrivare all’idea del walkman e delle cassette, era impostato sui colori. Jackpot per esempio, rappresentava il giallo, perché è un pezzo estivo e spensierato. Quindi il disco lo considero un concept album, perché ha tutto un percorso dietro da scoprire.
Storicamente i video musicali hanno sempre avuto un grande impatto sociale e artistico; ogni decennio ha le sue caratteristiche ricorrenti. Qual è il video musicale che ti è rimasto impresso negli ultimi anni?
Questa è una bellissima domanda! Ci sono tanti video da cui ho preso spunto per questo double vertical music video, come Right Here Right Now di FatBoySlim, che ha ispirato Jackpot.
Il video è un throwback degli anni 80. Se potessi prendere qualcosa dagli anni 80, cosa sarebbe? (a parte il walkman che vediamo nel videoclip)
Prima si socializzava di più perché non c’erano gli smartphones. C’era molta più condivisibilità e socialità, rispetto ad oggi. Per vedere qualcuno magari andavi direttamente sotto casa sua. Quindi mi piacerebbe fossimo così anche noi oggi. Tornerei indietro per staccare un po’ la spina e tornare al rapporto umano e personale che qui ci manca un po’. Mi ha colpito tantissimo vedere che l’uscita del jack del walkman fosse doppia; avevano proprio l’idea di condivisione, questa mentalità è sicuramente qualcosa che vorrei prendere dagli anni 80.
Cinque domande con Davide Bastolla (BASTANIMOTION)
Il video di Jackpot è il primo double vertical music video al mondo. Qual è stata la sfida più grande da affrontare durante la creazione del videoclip?
Il video doveva avere diversi tipi di letture, in entrambi i casi il video singolo doveva funzionare da solo. In fase di scrittura quindi è stato molto difficile per me e Federico, scrivere delle storie con delle tempistiche che fossero tutte sincronizzate tutte tra di loro. All’inizio si creavano dei buchi, quindi a livello visivo bisognava fare molta attenzione alla storia e ai dettagli. Sono tre video che non dovevano avere buchi di alcun tipo. Temevo che una volta realizzato questo video, non tutti avrebbero avuto la pazienza di guardare un video simile, invece sta andando molto bene, ne sono contento.
Hai diretto diversi video musicali. Com’è stato lavorare con Federico?
Non è stato semplice, ma è stato bello. Lui è una persona piena di idee, esuberante, quindi a volte bisogna placarlo perché è sempre a 2000. Io invece ho un work flow che ha bisogno di concentrazione, ho un mio ordine mentale. Di solito non lavoro così a contatto con gli artisti, mi vengono date delle linee guida e io poi costruisco il resto. Invece con Federico abbiamo lavorato fianco a fianco, e a volte ho dovuto contenere le sue idee perché gli venivano in mente mentre stavamo già lavorando al progetto. Però alla fine è andata molto bene, ci siamo sincronizzati, ed è venuto fuori un risultato molto figo.
Uno dei protagonisti del music video è l’adolescente Christian Dei, che ci mostra la spensieratezza e le problematiche di quell’età. Da adolescente eri già appassionato di regia?
Io in realtà nasco come illustratore. Sono sempre stato un appassionato di disegno, l’arte figurativa mi è sempre piaciuta. Ho studiato al liceo classico ma disegnavo sui banchi, quindi dopo tre anni ho cambiato indirizzo. Mi sono diplomato all’artistico e poi ho studiato Illustrazione. Quando ho scoperto che i disegni che facevo, potevano prendere vita, mi si è aperto un mondo e mi sono avvicinato all’animazione e alla regia.
Qual è la tua scena preferita del video di Jackpot?
Come dinamismo mi piace tantissimo il primo ritornello perché ha le camminate laterali con gli sfondi che cambiano colore. Il video è molto equilibrato, quindi non c’è una scena che preferisco, è tutto molto coerente. Le scene più belle secondo me sono quelle dove c’è più movimento.
Per spiccare nel mondo artistico (che si tratti di musica, cinema ecc) bisogna essere autentici, liberi e grandi sognatori. Che consiglio daresti a chiunque voglia intraprendere questa strada?
Il consiglio che darei è diviso in varie fasi. Bisogna chiudersi in una stanza, e pensare a cosa si vuole realizzare. Dopodiché bisogna essere in grado di comunicare, perché vedo tanti talenti ma poca abilità nel comunicare. Ci si deve aprire per buttarsi, e far arrivare il tuo materiale alle persone. Poi ovviamente chiunque faccia arte nasce come sognatore, ma a volte i sogni ti lasciano in una situazione di fatalità. Serve tanta concretezza e un minimo di imprenditorialità.
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