Il cantautore trentino Francesco Camin ha affidato la sua Madre – «una preghiera a quella coscienza universale che vibra nell’interno e nell’intorno di ogni cosa» – a Matteo Scotton, che ne ha tradotto visivamente la spiritualità con un lavoro molto evocativo, capace di fondere perfettamente performance (con i ballerini Giacomo Tedeschi e Pablo Girolami) e paesaggio, attraverso cui scandisce il racconto, regalando diversi quadri memorabili, che potrebbero ricordare delle stampe giapponesi.
Lungo il video passiamo dal “liquido amniotico” delle scene subacquee alla terra fumante delle Biancane, dove i due protagonisti prendono vita. Qui cominciano a muovere faticosamente i primi passi del loro percorso, che li porterà inesorabilmente allo scontro finale. Questo più che un conflitto, è un incontro – e in quella corsa uno contro l’altro ci si può vedere tutto il disagio di questo ultimo anno di distanziamento sociale -; più che una lotta fratricida, lo scoccare di una scintilla necessaria.
Credits
Regia / Fotografia / Montaggio – Matteo Scotton
Riprese subacquee – Matteo Scotton
Sceneggiatura – Matteo Scotton e Karen A. J. Stenico
Aiuto regia / Costumi – Karen A. J. Stenico
Aiuto costumi – Monique Dirix
Riprese aeree – Camilla Spagni
Effetti visivi – Giannicola Maccarinelli
Color grading – Diego La Rosa
Ballerini e interpreti – Giacomo Tedeschi e Pablo Girolami
Girato presso:
Parco Geotermico delle Biancane di Monterotondo Marittimo (GR)
Zona naturalistica i Magredi del Cellina (PN)
Piscina Arcanuoto di Pordenone (PN)
Con il supporto di:
Strike! – https://www.strikestories.com/