È recentemente uscito Nontiscordardimè, nuovo singolo di Quentin40. Il rapper romano prosegue il suo percorso di trasformazione con un videoclip quasi intimista, malinconico, su una traccia che in fondo è una canzone d’amore, lontanissima però dai cliché della scena. Come in Dare Gas, a plasmare questa metamorfosi musicale in immagini è il duo Luther Blissett, formato da Viola Folador e Fabio Landi, con cui per l’occasione abbiamo fatto due chiacchiere.
Ciao ragazzi, come state? È appena uscito il vostro ultimo videoclip: Notiscordardimè è il secondo promo che girate con Quentin40, un’ottima dimostrazione di apprezzamento dopo Dare gas. Ci raccontate un po’ com’è nata questa collaborazione con il rapper?
Ciao! Tutto bene, molto contenti di fare questa chiacchiera con voi. La collaborazione con Vittorio è nata attraverso la casa di produzione Borotalco.tv (che ringraziamo sempre), ci hanno contattato chiedendoci se eravamo interessati a lavorare con Quentin40 e ci hanno inviato il pezzo. Conoscevamo Vittorio come “quello di Thoiry” ovviamente, quindi con un immaginario ben preciso, ma dopo l’ascolto del brano ci siamo accorti che stava proponendo qualcosa di diverso e la cosa ci ha immediatamente intrigato.
Abbiamo organizzato l’incontro con l’artista e ci siamo subito trovati sulla stessa linea d’onda, il primo brainstorming e il primo video sono nati con una naturalezza e facilità disarmante. Ci siamo trovati su tutto, dalla stesura dell’idea fino alla post produzione, non abbiamo mai modificato nulla ed è stato uno di quei progetti fortunati in cui si scrive liberamente (nel nostro caso a 6 mani) e dove tutte le volontà si incastrano in modo perfetto.
Questo ci ha portato alla proposta del secondo video. Eravamo davvero felicissimi di buttarci anche sul secondo progetto e ancor più dopo aver sentito il brano. Vittorio era più teso rispetto al procedente video, perché sapeva che si sarebbe esposto molto nel portare questa nuova versione di sé, meno aggressiva e dura, in favore di una versione più matura ed emotiva. Alla fine pensiamo di essere riusciti a restituire un’immagine sincera di quello che Vittorio voleva esprimere attraverso le sue parole.
Qual è stato invece lo spunto di partenza per questo nuovo videoclip? Quentin40 vi ha dato delle indicazioni o vi è stata lasciata carta bianca?
Vittorio e il suo discografico, Paolo, ci hanno inviato Element di Kendrik Lamar (diretto da Jonas Lindstroem e The little homies, ndr) e l’unica imposizione che nel video ci fosse l’elemento costante del fiore nontiscordardimé. Sapevamo che Vittorio voleva un video estetico, che passasse una sensazione di serenità e che voleva essere l’unico ad apparire: il resto era completa carta bianca.
Abbiamo lavorato moltissimo per ottenere quindi un progetto che fosse, sì di impatto visivo, ma denso di significati. Avevamo per le mani Quentin40, dei fiori e questa idea di sospensione e serenità malinconica. Volevamo assolutamente evitare però che la solitudine di lui sullo schermo passasse l’idea di un mood troppo triste/depresso e lavorare invece sulla calma. Dopo la frenesia di Dare gas ci serviva una bolla in cui inserire Vittorio.
Come si “scrive” un video di questo genere? Avete preparato un moodboard e uno storyboard? Prima di girare sapevate già come l’avreste montato?
Noi siamo un po’ fanatici della preproduzione, ci piace arrivare sul set con tutto pronto e preciso e lasciare solo dopo, eventualmente, spazio all’improvvisazione. Se arrivi preparato e tranquillo su quello che devi fare sai perfettamente cosa ti serve e l’improvvisazione non diventa una necessità, ma una piacevole variante. Ci piace poi collaborare con i capi reparto in tutte le nostre scelte e fare lavoro di squadra (su questo video per esempio la decisione di collaborare con Marco Nozpa Spanò alla fotografia si è rivelata calzante).
Nel caso di “NTSDM” in pre abbiamo fatto una grande ricerca di immagini di mood e scritto una shooting list precisa con già elencate ogni singola azione, cercando di alternare elementi più dinamici a staticità plastica. Avevamo un’idea precisa del montaggio inizialmente, ma in questo caso, in fase di post abbiamo messo mano a tutto, modificando diverse volte la direzione fino a che abbiamo trovato la quadra che soddisfaceva davvero sia noi che l’artista. Per esempio c’era un inquadratura di Quentin che tirava pugni alla camera, che ci piaceva molto, ma in fase di montaggio sembrava stonare ovunque e anche Vittorio era poco convinto, quindi è saltata. Tutto può variare. Ogni inquadratura ha comunque un significato o una sensazione nascosta dietro, non ci piace il nosense e l’estetica fine a sé stessa.
Questo è un video più da Viola o più da Fabio?
Amiamo lavorare al 50% insieme su tutto, dall’idea fino all’ultimo export del montaggio. Pensiamo davvero che sia questa la forza di un duo, avere perennemente a disposizione un altro punto di vista, ma è vero che abbiamo un gusto molto diverso. Tutto ciò che è molto narrativo ed emozionale o al contrario, puramente estetico, compositivo, con utilizzo di colori e scenografia entrante è pane di Viola, il pane di Fabio sono i video più di pancia, crudi, con montaggio spesso intenso e cura estrema dei movimenti di camera. Quindi sicuramente Nontiscordardimè è più un video da Viola.
Entrambi dirigete in solitaria spot, fashion film, branded content e altri progetti personali, mentre nei videoclip vi ritrovate sempre a girare insieme. La domanda è d’obbligo: quando, come e soprattutto perché nasce Luther Blissett?
Siamo appunto due registi molto diversi, con ambizioni diverse e approcci alla regia quasi opposti: questo è stato lo stimolo iniziale. Abbiamo studiato insieme e fatto i nostri primi lavori con altri studenti come il Dop Tommaso Terigi e la scenografa Isotta Santus, avere un confronto era sempre estremamente stimolante e temevamo di perderlo con il passare del tempo. Così ci siamo detti: “Perché non facciamo qualche coregia?”.
Era il lontano 2017 quando abbiamo cominciato i primi esperimenti insieme, scegliendo i videoclip perché ci sembrava un campo più libero dove metterci in gioco, privo in parte delle strette regole del mondo commercial. Ci prendevamo quasi a testate all’inizio, nel tentativo di mischiare i nostri stili, è stato un processo lungo, ma oggi viene molto naturale collaborare e non solo, l’esperienza ci ha fatto crescere molto anche come registi singoli, perché il brainstorming in due è completamente diverso e ti aiuta a mettere in luce aspetti che magari di solito ognuno di noi tendeva a ignorare.
Abbiamo scelto da subito di dare un nome al progetto e volevamo creare un’identità con un nome e cognome proprio. Tramite un libro dei Wu Ming abbiamo scoperto il movimento Luther Blissett e i principi artistici e di critica che lo avevano fondato ci sembravano perfetti anche per noi. La possibilità aperta a chiunque di poter firmare qualsiasi opera con questo nome ci affascinava e in più Fabio trovava Luther un soprannome perfetto con cui firmarsi e Blissett sembrava fatto apposta per Viola, abbiamo controllato che non esistesse un altro regista e da lì cominciato a firmare tutto con la frase “A Luther Blissett film”. Oggi il progetto sta ingranando e siamo molto contenti. Ci capita spesso che ci incontrino credendo che siamo una sola persona e che rimangano stupiti di trovarsi due teste di fronte, il che è un successo.
Cosa riserva il futuro per Luther Blissett?
Non abbiamo un piano per il futuro. È questo il bello. Molto dipende dalle nostre singole carriere, ma siamo molto affezionati al duo e pensiamo di portarlo avanti a lungo. Speriamo di lavorare con gli artisti più vari, abbiamo la fortuna di poter scegliere, non essendo il nostro core business e di accettare solo progetti per cui sappiamo di essere adatti e in cui possiamo dare il massimo e metterci anima e corpo, siamo molto onesti su questo. Ci piace tantissimo lavorare insieme agli artisti, amalgamare i propri background e le proprie idee al fine di rendere visivamente al meglio il loro brano. Quindi in futuro speriamo tante collaborazioni proficue di questo genere!
Credits
Una produzione Borotalco Tv
Regia: Luther Blissett
Executive Producer: Matteo Stefani
Dop: Marco NOZPA Spanò
Producer: Jacopo Colamartino
Ass. di produzione: Irene Simoncini
1Ac: Edoardo Lio
Gaffer: Nicola Ciovati
Scenografa: Isotta Santus
Styling: Tiny Idols
Stylist sul set: Luigi D’Elia
Fotografo Backstage: Antonio De Masi
Editing: Luther Blissett
Color: Diego La Rosa
Grazie a Paolo Zanotti, Island Record, Universal Music Italia, The North Face, Diesel, Timberland, Froys