Mentre piovono lodi bi-tri-quadripartisan al nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi e lo strombazzamento mediatico rischia di stordire anche i cittadini più critici, ci pensano i vicentini Cetomedio a mettere le cose in chiaro con il video de I mercati, presentato sotto l’incubatore – per usare il loro gergo, che da anni fa il verso a quello managerialpadano – denominato The New Poors, ché l’inglese, si sa, fa più cool.
I Cetomedio, coadiuvati da Giacomo Porra, raccontano del medioevo contemporaneo, in cui il divino è stato sostituito dalla mano (in)visibile dei mercati (sempre sian lodati). I membri della band si immaginano come moderni penitenti – la classe medio-bassa sempre più bassa, che si flagella per i sensi di colpa inculcati, anziché ribellarsi –, muovendosi tra le architetture e i paesaggi del vicentino, i quadi di Hieronymus Bosch e financo tra gli algoritmi finanziari, opportunamente movimentati da un uso divertito del chroma-key. Un lavoro orgogliosamente casalingo – il budget di 712€ viene sbandierato -, ma con un messaggio chiaro e diretto, filtrato da un po’ di sano cazzeggio. Lunga vita al punk rock!
Credits
Il profeta: Dr. Spu
I flagellanti: I cetomedio e le loro startup
Riprese: Giacomo Porra
Fotografia: Giacomo Porra, Emanuele Tortora
Montaggio: Giacomo Porra e i cetomedio e le loro startup
Supervisione al montaggio: Marina Resta
Musiche originali: The New Poors; Gustav Mahler, Sinfonia n. 1 in Re maggiore
Registrazione e mix audio: La Distilleria
Costumi: I cetomedio e le loro startup
Scenografia: Andrea Palladio, Carlo Borella, Francesco Muttoni
Quadri: Quentin Massys, Gli esattori (1520); Quentin Massys, Il cambiavalute e sua moglie (1514); Hieronymus Bosch, Il Giardino delle delizie (1490-1500); Hartmann Schedel, incisione da Die Schedelsche Weltchronik (1493)
Budget: € 712,00
Production value: € 132.253.748,00