Il nuovo pezzo del rapper e attivista Vic Mensa vede le collaborazioni di spicco di Wyclef Jean e Chance The Rapper. Shelter è un pezzo impegnato, molto sentito, che parla di razzismo e disuguaglianze sociali, che promuove inoltre in maniera diretta una raccolta fondi per aiutare Julius Jones, giovane afroamericano condannato alla pena di morte per omicidio in un caso giudiziario che presenta diverse lacune.
La canzone è accompagnata da un video altrettanto attuale, che si collega però alla pandemia di Coronavirus. Si tratta di un lavoro profondamente personale e toccante realizzato dal regista Andre Muir la cui madre, che lavorava come infermiera, è recentemente scomparsa proprio a causa del Covid-19. Un bambino che piange la madre infermiera è infatti uno dei temi centrali del videoclip che, ambientato in un sobborgo di Chicago, vede gli artisti dare vita alla loro performance camminando in mezzo a dei corpi esanimi, stesi al suolo e coperti di fiori, che rappresentano le vittime del Coronavirus.
«Mia madre era appena morta a causa di COVID 19 e abbiamo deciso di fare qualcosa dedicato a lei», ha riferito Muir a Promonews sulla genesi del videoclip. «Sono davvero grato [a Vic Mensa] per avermi permesso di prendere la sua canzone e renderla davvero qualcosa di molto più personale. Allo stesso tempo, non sapevo se era il momento giusto per fare qualcosa di così personale: stavo sfruttando questa tragedia? O anche, era semplicemente troppo presto?».
«Mentre sviluppavo l’idea del videoclip», spiega sempre Muir, «sapevo che volevo che fosse un commento e una critica sociale su ciò che stava accadendo intorno a noi, ma non riuscivo a focalizzare esattamente cosa volevamo criticare, di chi era la colpa?». Una riflessione che ha condotto il regista a concludere che «le persone che muoiono di Covid, i lavoratori essenziali, gli anziani, le persone con cattiva salute – stanno morendo perché sono vittime del sistema socio-economico che li ha abbandonati».
Nel realizzare questo lavoro, il regista è stato combattuto da diversi dubbi personali. Il rischio è infatti di “sfruttare la tragedia”, non solo quella personale, mancando di rispetto alle vittime. Un’esposizione della violenza e del dramma che si giustifica solo nel momento in cui «il messaggio supera la brutalità dell’immagine», per dirla con le parole dello stesso Muir. Dubbi che vengono fugati dall’urgenza espressiva che si percepisce nitidamente lungo tutto il videoclip, mentre al tempo stesso il privato viene inserito in una più ampia prospettiva collettiva.
Credits
Director: Andre Muir
Producer: Manny Caston
Producer: Troy Gueno
1st AD: Saró Melero Bonnin
Director of Photography: Allison Anderson
1st AC: Sam DiGiovani
2nd AC: Sonia Jourdain
Steadicam: Erdem Ertal
Gaffer: Seth Oberle
Production designer: CJ Aslan
Set Decorator: Zac Hall
Stylist (Artist): Katherine Mateo
Stylist: Wyll Knight
Hair & Make-up: Erica Martens
Editor: Nathan Rodgers
Colourist: Mikey Pehanich
VFX: Ryan Butterworth
2nd Unit DoP: Eric Schleicher
Drone Operator: Christopher Morrison
Second Assistant Director: Lua Borges
Second Second AD: Mike Knauer
Producer / Casting Director: Jake Bloom
Best Boy Electric: Jeff Wexler
Electric: Yon Ziebarth
Electric: Carrie Graham
Art PA: Sophia Smith, Jame Langford
Wardrobe Assistant: Nina Kallas
VFX: Pablo Del Toro & Tyler Freeman
DIT/Editor Asst: Sam Kelly
Truck Driver: Jordan Macy
Key PA: John Sampson
Artist PA: Bianca Brown
PA: Eric King, Andrew Rempala, Jelani Pinkston, John White
Health & Safety Officer: Somer Benson
2nd Unit AC: Alex Huang
PA: Nathan Bahadursingh
3rd Unit DP: Brandon Hoeg
3rd Unit AC: Alan Dembek
Special Thanks: Maximus Trejo, Jake Krez, Donnie Biggins, Michelle Thompkins, Pogi Studios & Camera Ambassador