1. Ayia – Easy (Salomon Ligthelm)
Il videoclip più enigmatico è anche il migliore che sia uscito quest’anno. Diretto da Salomon Ligthelm, ormai un veterano nell’ambito del promo, Easy degli islandesi Ayia si presenta come un lavoro con una trama misteriosa e sfuggevole ma allo stesso tempo ipnotica. Siamo su territori decisamente onirici, ultraterreni, immersi in un immaginario che omaggia grandi pellicole del passato come 2001: Odissea nello Spazio. Qui Ligthelm reinterpreta in chiave moderna la storia del giardino dell’Eden, dove al frutto proibito si sostituiscono dei monoliti che compaiono misteriosamente nella vita del ragazzo protagonista del video. La presenza di queste strutture aliene pongono l’interrogativo sul rapporto tra uomo e tecnologia intesa come conoscenza, sempre a portata di mano, a volte tentatrice e pericolosa. Il regista utilizza una metafora per interrogarsi sulle abitudini e sulle ossessioni odierne, lo fa con il suo tocco personale, mai esplicito e aperto a molteplici interpretazioni. Accompagna lo spettatore lasciandolo libero di vagare tra le possibili linee narrative che dissemina lungo tutta la durata dell’opera, stregandolo con delle immagini dalle quali è impossibile distogliere lo sguardo.
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