5. Mild Minds feat. Boats – Walls (Colin Read)
La forma è al completo servizio del contenuto in Walls, video incentrato sul tema della migrazione e separazione familiare, diretto da Colin Read per Mild Minds. I “muri” del brano si fanno digitali nel visual creato da Read, che sfrutta un VFX in grado di esaltare il significato di questo concept video isolando fisicamente i due protagonisti, un padre e una figlia in cerca di nuova stabilità. L’effetto visivo riafferma quindi il tema e serve perfettamente il messaggio che veicola la storia, creando un viaggio in cui i due si cercano senza trovarsi, separati e allo stesso tempo uniti nello stesso frame. Questo video, sommato ai seguenti lavori firmati per i Glass Animals, fa di Colin Read il miglior regista di quest’anno, anche se inspiegabilmente snobbato agli UKMVA.
4. Idles – War (Will Dohrn)
Una storia di dolore e sofferenza raccontata da un unico punto di vista, le mani dei protagonisti. Un pugno allo stomaco di tre minuti in cui Will Dohrn, regista inglese con un background da montatore, racconta i disagi e le difficoltà di tre personaggi le cui storie si intrecciano continuamente attraverso il montaggio serratissimo che accompagna il video di War, traccia dal ritmo incessante tratta dall’ultimo album degli Idles. Dohrn non scende a compromessi, dipingendo con assoluto realismo i momenti di immenso dolore e sconforto che accompagnano gli ultimi attimi di vita di un malato terminale e degli affetti che lo circondano. Si tratta di un video durissimo, testimonianza di attimi molto personali che non trovano spesso spazio nell’ambito del music video. Un lavoro che richiede più di una visione per comprenderne a fondo il significato e le sue connessioni narrative, ma che da subito lascia il segno per il suo forte impatto visivo.
3. Flatbush Zombies – Afterlife (Arnaud Bresson)
È sempre più raro imbattersi in un videoclip che ipnotizzi per le sue caratteristiche estetiche e allo stesso tempo sia in grado di innovare in modo rivoluzionario con nuove tecniche filmiche. È il caso di Afterlife, promo diretto dal francese Arnaud Bresson per il trio rap Flatbush Zombies. Il video sfrutta un effetto che simula i raggi x, risultato di un lavoro di post produzione che ha richiesto quattro mesi di lavoro da parte del team di Machine Molle per arrivare a un prodotto così convincente. La camera si insinua lentamente tra una serie di clichè di genere (stripper, armi, soldi e droga), e poco importa se la narrazione ha un ruolo marginale, tanto basta a rendere questo clip un vero capolavoro di VFX. Il video è valso a Bresson il premio come Best New Director agli UKMVA 2020, a conferma del suo talento come giovane autore, che siamo certi sarà nuovamente protagonista tra queste righe.
2. Aigel – You’re Born (Andzej Gavriss)
La rinascita del potere attraverso il rituale del battesimo ortodosso. Prima della pubblicazione di You’re Born non erano in molti a conoscere il nome di Andzej Gavriss, regista di origine lettone che firma questo promo ambientato a Mosca durante lo scorso inverno. Il giovane autore conquista il pubblico internazionale con una vicenda sull’ossessione del potere: un importante politico trova nuova vita lavandosi dei suoi peccati con un bagno nelle gelide acque di un lago ghiacciato. Non è un caso si tratti di una produzione russa: è, in un certo senso, la premonizione di uno scenario che si è poi realmente concretizzato con il recente caso di Putin. Un video ipnotico che non è passato inosservato agli occhi di molti festival di settore, portando a casa una lunga serie di premi e catapultando Gavriss in una posizione di rilievo nel panorama internazionale videomusicale.