15. Meryem Aboulouafa – Deeply (Zhang + Knight)
Suggestivo, delicato, una carezza sulla pelle. È questa la sensazione che si prova guardando il video di Deeply diretto da Zhang e Knight, duo composto da Hannah Palumbo e Linden Feng. Un gruppo di persone si aggira senza meta tra gli ambienti di una struttura che sembra uscita da un’opera di Escher mentre Meryem, anche lei all’interno di questa enigmatica architettura, appare come l’unica presenza con un’anima. La narrazione assume un ruolo marginale lasciando maggior spazio al formalismo, mentre i confini di luci e colori si fondono gli uni negli altri alimentando uno scenario già di per sé surrealista.
14. The Weeknd – Too Late (Cliqua)
Too Late segna l’atto finale di un’epopea incominciata con la clip di Heartless ormai oltre un anno fa. Anton Tammi, autore dei capitoli videomusicali precedenti, passa il testimone al duo Cliqua (RJ Sanchez & Pasqual Gutierrez) che riprende la storia a partire dal cruento epilogo di In Your Eyes. La testa decapitata di The Weeknd viene raccolta dalla strada da due donne il cui volto è ancora ancora coperto da bende, segno di una recente operazione chirurgica di estetica facciale. Una volta tornate nella loro immensa mansion, le due iniziano a “provinare” un uomo dal fisico impeccabile. Il motivo? Cercare un nuovo corpo sul quale attaccare la testa di Abel. Il finale sfocia in una threesome talmente disturbante che nemmeno la mente di Patrick Bateman avrebbe partorito.
13. Glass Animals – Dreamland (Colin Read)
Le limitazioni sorte con l’emergenza sanitaria hanno visto l’improvvisa diffusione di un nuovo genere di videoclip, definito lockdown video, con il quale l’industria ha cercato di sopravvivere ai disagi causati dal Covid-19. Dreamland, diretto da Colin Read per Glass Animals, è forse l’esempio più creativo venuto fuori in quel periodo popolato da innumerevoli clip con estetica da zoom call. Impossibilitato a raggiungere l’artista su un set vero e proprio, il regista escogita una soluzione innovativa spedendo per posta tutto il materiale necessario a costruire un set casalingo insieme con l’attrezzatura tecnica per lo shooting. Il video documenta l’esperienza di Dave Bayley, frontman della band, impegnato sia davanti che dietro la macchina da presa. Il risultato è un music video self-made che che trova nel limite nuove possibilità espressive sfruttando l’ingegno creativo e ribaltando una situazione sfavorevole in opportunità.
12. Salvatore Ganacci feat. Sébastien Tellier – Boycycle (Vedran Rupic)
Torna la coppia più esilarante del 2019, che con Horse aveva già segnato la storia del music video. Vedran Rupic prosegue la sua collaborazione con il producer Salvatore Ganacci per un nuovo, folle capitolo videomusicale dirigendo la clip di Boycycle. L’ultima impresa del regista bosniaco racconta la storia di un ragazzo metà uomo metà moto (!) che cerca la sua strada – è il caso di dirlo – in questo mondo. Emarginato per il suo aspetto così grottesco trova rifugio nella casa di un anziano signore che lo accoglie e alleva come fosse suo figlio, ma il ragazzo-moto lascerà presto l’uomo per andare alla ricerca dell’amore e della sua identità. Decisamente tra i video più spassosi dell’anno!
11. Woodkid – Goliath (Yoann Lemoine)
Yoann Lemoine, nome dietro il quale si cela Woodkid, rompe il silenzio durato sette anni con il singolo Goliath, brano che anticipa l’uscita del suo secondo album, S16. Lemoine mette da parte quell’estetica che attingeva al cinema espressionista, protagonista dei videoclip del precedente The Golden Age, per dare spazio a uno scenario industriale dai tratti epici, con giganteschi escavatori grandi come edifici che estraggono dal terreno un minerale molto scuro. Anche l’uso del CGI si fa più contenuto, trovando spazio solo nel finale del video con l’ascesa di un mostro che compare da sotto terra. Il video sfrutta la grandezza spropositata di questi immensi macchinari per rappresentare le paure del regista, ma allo stesso tempo rivela un senso di rivalsa nei confronti di una società tossica in un richiamo alla sfida tra Davide e Golia.