Il videoclip “postumo” comincia ad essere una tendenza. Dopo Prince e Leonard Cohen, volendo anche l’ultimo testamentario David Bowie (ma lì era un’altra storia), è il turno di Tom Petty.
Nel videoclip di Something Could Happen, una giovane donna dal cuore spezzato fatica a riprendersi, inadatta com’è alle relazioni di oggi che nascono da un match su Tinder. E a poco le vale traslocare e buttare via tutti i ferri vecchi. Anzi saranno proprio questi, assemblati digitalmente di modo da assomigliare a Petty, a concederle un ultimo conciliatorio ballo col suo passato: l’unico modo per poter guardare al futuro.
Si tratta di un videoclip narrativo lineare, quasi classico, scandito da dissolvenze vecchia maniera e una patina di patetismo da favola moderna quale vuole essere. Un lavoro scritto limpidamente e che in trasparenza si può leggere anche come metafora del rapporto dei fan con il proprio beniamino, scomparso ormai tre anni or sono.
In questo lavoro, il regista Warren Fu fa un passo di lato rispetto ai suoi ricercati eccessi e l’approccio cool ad ogni costo, trovandosi comunque a suo agio con il materiale nostalgico (e del resto la nostalgia è una delle direttrici principali della sua poetica) e riuscendo perfettamente in un omaggio sincero e toccante.