Singolo d’esordio per Francesco Savini, abruzzese classe ’96, che con Maratoneti propone una riflessione critica sulla sua generazione. Riflessione che ritroviamo reinterpretata in chiave metaforica nel vidoeclip minimalista che accompagna il brano, diretto da Riccardo Schietroma, in cui ritroviamo Savini che se ne dorme beato mentre la troupe cerca di svegliarlo tirandogli addosso di tutto.
«Durante la quarantena discutevo con il mio Manager sulle possibili idee per il video di “Maratoneti”, una canzone che vuole incitare le persone a vivere la propria vita attivamente in ogni suo ambito», racconta il giovane cantautore, «quella che noto sempre di più, è una generazione che si fa plasmare passivamente finendo per conformarsi. Così mi è venuta l’idea, velatamente provocatoria, di addormentarmi su un letto bianco, da solo. In questa ricostruzione generazionale mi ci sono rivisto anche io – prosegue Savini -, così ho deciso di farmi tirare addosso di tutto per farmi svegliare: dal tonno alla farina, dalle uova alla vernice fresca, ma senza successo, perché è difficile rompere un equilibrio nel quale si sta tutto sommato bene».