Strani tempi davvero quelli che stiamo vivendo. I video musicali, per quanto possano essere considerati una forma di comunicazione “leggera”, riflettono i tempi, a volte attraverso le tecniche utilizzate, altre volte attraverso i temi trattati in maniera diretta o con metafore.
La Song Machine dei Gorillaz (della quale abbiamo parlato qui e qui) ha continuato i questi mesi a “sfornare” canzoni con cadenza piuttosto regolare e in questi giorni, con una certa attesa rispetto all’anticipata e prestigiosa collaborazione, è arrivato il video di Strange Timez, diretto dal solito Jamie Hewlett, brano che vede la partecipazione di Robert Smith.
Il video, seppur l’animazione sia prevalente, è ancora una “tecnica mista”, con uso di 2D, 3D, fotografie, contenuti broadcast televisivi e live action. Gli alter ego animati si recano in missione sulla Luna (e qui il riferimento a George Méliès e al suo Voyage dans la Lune è piuttosto evidente nella scelta di sovrapporre il volto di Robert Smith alla superficie del nostro satellite); lo scopo è quello di inviare un messaggio all’umanità, a un «surgical glove world, bleach thirsty world» in cui si rimane sospesi, intrappolati da lucidi schermi neri, mentre i «great leaders reclining» e si sentono «strange echoes of Belarus».
Il messaggio viene alla fine creato in maniera “analogica”, cioè “sgommando” sulla superficie lunare e invitando a essere parte del cambiamento. Tempo strano per vedere la luce.