Non si fermano, giustamente, i video di denuncia da parte degli artisti di colore sul tema degli abusi di potere e le violenze delle forze dell’ordine. Quest’ultimo video arriva dalla Gran Bretagna: Teardrop consiste in un camera car fisso sul primo piano di Kano, fermato dalla polizia mentre è alla guida.
L’artita londinese prosegue il suo rap ignorando le intimidazioni e le richieste pretestuose dei poliziotti e come andrà a finire già si capisce. Il regista Anail Karia decide saggiamente di lasciare fuori campo la violenza, che però gli spettatori possono udire distintamente: in questo modo da un lato aumenta la sensazione di impotenza (e la portata di indignazione), mentre dall’altro si rappresenta metaforicamente il disinteresse e la scarsa attenzione dedicata al tema fino ad ora, relegato nel dibattito pubblico ad un semplice rumore di fondo.
Lodevole l’iniziativa benefica dietro questo lavoro: infatti, i ricavi del videoclip andranno all’associazione Inquest, una charity inglese dedicata alla lotta contro gli abusi di potere e la violenza di Stato, seguendo in particolare i casi relativi a decessi durante detenzioni e custodie cautelari.