Sevdaliza lancia il suo nuovo album Shabrang e la sua carriera di regista con il videoclip di Habibi. Dopo una videografia che già segnalava una notevole attenzione da parte dell’artist, con commissioni che erano attente e studiate collaborazioni, la cantante olandese-iraniana approda anche dietro alla macchina da presa in coppia con la regista russa Anastasia Konovalova. Il loro biglietto da visita è questo bianco e nero “arty” dove la stessa Sevdaliza, più androgina che mai, è presa in mezzo tra l’opprimente e schematica architettura di una torre brutalista e il richiamo selvaggio della foresta.
«La foresta rappresenta le emozioni di Sevdaliza: la frustrazione, la paura e la rabbia che ogni persona prova durante il suo viaggio», spiegano le registe in una nota rilasciata a i-D. «La torre rappresenta la realtà di Sevdaliza e le persone che incontra nel corso della sua vita. Anche se si trova faccia a faccia con questi personaggi, rimane invisibile a tutti, tranne uno: la donna più anziana. La donna più anziana è una versione più vecchia di Sevdaliza e rappresenta la fine della sua vita (e della vita di tutti)».