Fra le poche sorprese dell’estate, va sicuramente annoverato The Same Path, videoclip concettuale di musica elettronica, girato in piano sequenza e incentrato su una oscura e simbolica coreografia. Le note sono del duo Palindrome e di 3 roses, mentre il video è stato diretto da Isabella Gallo, giovanissima regista classe ’94, ancora in fase di formazione – frequenta il Centro Sperimentale lombardo, indirizzo regia pubblicitaria -, che dopo aver scritto una tesi di laurea sul videoclip come messaggio sociale, ne ha diretti una manciata assieme ad altri progetti brevi. Colpiti dall’ottima qualità del lavoro, abbiamo deciso di fare due chiacchiere con l’autrice.
Com’è nata la collaborazione con i Palindrome per il loro videoclip?
Conosco Alessandro e Paolo da molti anni, siamo tutti e tre di Torino. Frequentando le stesse serate e gli stessi ambienti creativi siamo cresciuti artisticamente insieme e in un attimo ci siamo ritrovati a collaborare; ad esempio Paolo ha composto le musiche di un branded content che ho appena girato.
Il concept del video com’è stato sviluppato? Ti avevano dato un brief o sei stata tu a proporre l’idea di questa coreografia?
Mi hanno dato parziale carta bianca; ho sentito il pezzo ed è stato abbastanza semplice per me capire che strada prendere dal punto di vista dell’atmosfera e dell’estetica del videoclip. Abbiamo in comune un gusto per gli spazi urbani un po’ asettici, quindi anche per l’ambientazione ci siamo trovati subito in sintonia sulla scelta. Inoltre mi piace tantissimo lavorare con i ballerini, essendo stata ballerina anche io tempo fa, quindi mentre realizzavo la creatività al posto che strutturare un racconto ho lavorato più su singole suggestioni che potessero declinarsi in una performance coreografica.
E per quanto concerne appunto la coreografia, come è stata pensata? Come è stato collaborare con la DanzArt Academy e come hai diretto i ballerini?
Il mio amico e compagno di corso Mattia Dal Zotto aveva già collaborato con Matteo Capizzi, direttore artistico della DanzArt Academy; me l’ha presentato e dopo avergli spiegato il progetto lui ha saputo consigliarmi quali dei suoi ballerini potevano interpretare bene i ruoli. I ragazzi sono stati bravissimi a cogliere le reference che ho dato loro (ad esempio lo stile del videoclip Quand c’est di Stromae) e a interpretare quella sensazione di “intrappolato” che ho chiesto loro di evocare: ho dato libero spazio alla loro improvvisazione una volta visto che erano perfetti per l’interpretazione, dando loro solo alcune indicazioni per stacchi e “colpi” vari a tempo con la musica di cui avevo bisogno.
Si tratta del tuo secondo videoclip per i Palindrome. To Feel You è stato girato due anni fa, cos’è cambiato da allora?
Sicuramente più metodo e professionalità; a girare To Feel You eravamo in 7, The Same Path il doppio. Non che il numero di persone che fan parte della troupe determinino il grado di professionalità di un set o la qualità del lavoro finale, ma sicuramente è stato di grande aiuto suddividere i ruoli com’è giusto che fosse per rendere il flusso del lavoro più ordinato. In questi due anni sono cresciuta artisticamente, ho fatto più esperienza e questo mi ha portato ad avere le idee più chiare quando mi approccio al lavoro.
Ti stai formando presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, seguendo il corso di regia pubblicitaria. Ci puoi raccontare un po’ come sei entrata e com’è stato il percorso formativo?
Dopo essermi laureata in storia del cinema a Torino con una tesi sui videoclip mi sono poi trasferita a Milano, perché nonostante la passione per il cinema e per la scrittura strutturare un racconto in brevi formati (come può essere lo spot o il videoclip) l’ho sempre trovato molto stimolante. Sono entrata al Centro proprio con un videoclip musicale che avevo girato a Torino anni fa, e da lì in poi ho imparato molto, ho avuto l’occasione di stare su set di professionisti e questo mi ha dato modo di confrontarmi con il mondo del lavoro. Mi piace comunque molto scrivere, quindi mi tengo più strade aperte per il futuro.
Com’è visto il videoclip all’interno della scuola? Sia dal lato insegnanti, che dal lato studenti. E per te cosa rappresenta il videoclip in termini creativi e di carriera?
E’ sicuramente una forma molto utilizzata dagli esordienti o da chi vuole cominciare a fare il regista o il filmmaker (molti dei miei colleghi girano videoclip musicali): tra i registi che seguo e che prendo come riferimento vedo che molti hanno cominciato con il videoclip. Lavorare in parte subordinati alla musica inoltre amplia le possibilità di fare una creatività che sia originale, sia nelle forme che nel contenuto; nel mio caso è fondamentale che il genere musicale mi intrighi e mi coinvolga, per creare immaginari suggestivi e mai banali. Oggi più che mai, secondo me, bisognerebbe osare di più nel videoclip, in termini di sperimentazione formale ma anche per i contenuti, non seguire solo quello che va di tendenza: i videoclip che sono passati alla storia sono i più balordi ed eccentrici (penso a Chris Cunningham, per dirne uno) .
Quali sono, dunque, i registi a cui ti ispiri di più?
Dipende, circa gli autori cinematografici sono affascinata da registi stilisticamente estremi come Gaspar Noe e Andrej Tarkovsky, ma devo dire che per i miei progetti personali mi rivolgo a un cinema più narrativo come quello di Woody Allen, Nanni Moretti, Noah Baumbach. Per i videoclip/spot mi piacciono molto i lavori dei CANADA, Spike Jonze, Johnatan Glazer, Hiro Murai, Ilya Naishulller, Charlotte Abramow, JODEB, Bardia Zeinali
3 x 3: quali sono i tuoi 3 videoclip, film e spot pubblicitari preferiti?
3 videoclip:
Jamie XX – Gosh (Romain Gavras)
IC3PEAK – Смерти Больше Нет (IC3PEAK)
Woodkid – Goliath (Yoann Lemoine)
3 spot:
Kenzo World (Spike Jonze)
Nike – Dream Further (Francois Rousselet)
Lacoste – Crocodile inside (MEGAFORCE)
3 film:
Caro Diario di Nanni Moretti
Interstellar di Christopher Nolan
Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu
Infine, progetti imminenti per il futuro? Possiamo aspettarci qualche altro videoclip?
Ho appena finito di girare un cortometraggio per un brand scritto e diretto da me realizzato tramite il Centro Sperimentale che uscirà a settembre, e finire la post produzione di un altro corto che ho girato a gennaio ma che causa lockdown è rimasto in stallo. Sto inoltre scrivendo una nuova sceneggiatura e sì, chissà, in futuro altri videoclip!