L’hip-hop ai raggi X: le classiche scene da videoclip di gangsta rap trovano nuova linfa nel visionario lavoro diretto da Arnaud Bresson (Division) per i Flatbush Zombies. Afterlife è una riflessione diretta e senza fronzoli sulla musica e la precarietà della vita e del successo («Paranoid when I’m countin’ every dollar/’Cause tomorrow ain’t promised when you’re black»), perfettamente restituita da questo clip che si apre con un funerale e si conclude su un feto, ma che per tutta la durata ci ricorda la natura transitoria dell’uomo tramite l’effetto radiografia.
Effetto che è stato ottenuto completamente in postproduzione, curata dalla casa di effetti speciali Machine Molle. «Oggi non esiste una tecnologia che filmi a raggi X un essere vivente senza metterlo in pericolo», ha spiegato Bresson nel comunicato stampa di accompagnamento, «quindi abbiamo lavorato a stretto contatto con una società di post-produzione per sviluppare un dispositivo tecnico che ci permettesse di ottenere un effetto simile. Abbiamo usato un tracking multi-camera, abbiamo registrato le posizioni e i movimenti dei nostri personaggi da estrarre e applicare alle nostre composizioni 3D. Ci sono voluti quattro mesi di lavoro per trovare lo stile perfetto».
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