Cosa ne è rimasto di quell’ondata improvvisa di “poverismo” nel rap italiano? L’unico frutto forse è rappresentato da Margherita Vicario che prima duetta con Speranza (poverista numero uno) e poi col nuovo singolo Piña colada (parodia politica del tormentone latino) rievoca l’immaginario di periferia di certo cinema d’autore italiano (Garrone su tutti).
Il promo racconta una giornata estiva e spensierata di una numerosa famiglia che, seppure povera e ai margini della società, ci appare verace, salda nei valori, scevra di qualsivoglia ipocrisia. In questa reinvenzione pop e manierata del neorealismo, ci troviamo dunque all’estremo opposto del tipico videoclip da tormentone estivo: l’idroscalo di Ostia fa il verso alle isole caraibiche, fratellini e sorelline sorridenti sostituiscono avvenenti ballerine, mentre la color gioca a fare il 16mm in luogo di colori saturi e sparati.
Riportiamo infine la nota di regia di Francesco Coppola:
«La cosa più entusiasmante durante le riprese è stata vedere come Margherita e Izi siano diventati parte integrante della grande famiglia protagonista, che li ha accolti in una sua tipica giornata estiva: è stato una specie di esperimento neorealista, quello di inserire due attori in un contesto ben preciso, con degli ideali molto forti e un altrettanto forte attaccamento ai propri luoghi. Si tratta di luoghi e persone che hanno una storia da raccontare: volevamo trasmettere questa storia attraverso le immagini, ricercarne la verità, facendo in modo che Margherita e Izi ne entrassero a far parte nel modo più naturale possibile. Ed è proprio quello che successo».