Ormai possiamo cambiare nome al sito e chiamarlo “Videoclip d’animazione”. Sono davvero tanti i lavori animati che, complice il lockdown, stanno uscendo in questi mesi. A questo giro tocca a un altro pezzo grosso dell’animazione italiana, Emanuele Kabu, che torna a realizzare un video per Popolous a tre anni da Azulejos, per il video di House of Keta.
Se nel lavoro precedente i pattern delle ceramiche portoghesi ispiravano il formalismo geometrico delle illustrazioni, qui il sound trascina l’animatore verso l’immaginario del clubbing, con uno sfondo nero e notturno animato da scatenate silhouette al neon, fino a lampeggi stroboscopici.
«Il concetto principale dietro HOK è una coreografia Voguing», spiega lo stesso Kabu, «questo cortometraggio è stato realizzato durante la fase di chiusura di Covid-19 in Italia, dove girare filmati professionali era semplicemente impossibile. Per fortuna, tutti gli artisti coinvolti sono riusciti a registrare video lo-fi sui loro smartphone, che ho usato come punto di partenza per l’animazione».
«La qualità dei video era piuttosto scarsa e la maggior parte dei dettagli si è persa – prosegue il regista -, questo si è trasformato in una grande opportunità, perché mi ha costretto a creare qualcosa da zero, invece di limitarmi a tracciare i movimenti o i tratti degli artisti. Volevo progettare qualcosa di selvaggio e bello come le persone coinvolte in questo progetto. Così, quando tutto intorno a noi diventava sempre più scuro, mi sono concentrato solo su tutte le cose selvagge e belle che ho incontrato nella mia vita e ne ho iniettato alcune in questo video musicale».