Zero 19 è l’ultima fatica discografica del collettivo artistico torinese SPIME.IM, formato da Gabriele Ottino, Matteo Marson, Marco Casolati e Davide Tomat. Il video, ad opera di Ottino e Marson, non stonerebbe in una galleria d’arte ed è mosso da istanze ecologiste, a partire dal “riciclo” di immagini d’archivio.
Quello proposto è un montaggio a tratti frenetico e a tratti ipnotico o disturbante, calibrato con puntigliosa precisione sulle evoluzioni elettroniche del brano. Discariche, cumuli di spazzature e sfasciacarrozze sono messi i fila e manipolati attraverso elaorazioni digitalia che arrivano a dissolvere le immagini, proponendo quasi un viaggio quantistico tra le dimensioni dell’infinitamente piccolo e della totalità.
Così lo presenta Ottino sul suo profilo Facebook:
Come molti altri ci siamo sentiti in qualche modo investiti da una specie di responsabilità nei confronti del pianeta che ci ospita. Abbiamo quindi deciso di usare come sorgente visiva una moltitudine di immagini che ritraggono la spazzatura e lo spreco che la società contemporanea produce quotidianamente.
Non so bene come ma in una immagine di discarica abbiamo trovato un varco dimensionale che ci ha condotto ad universi paralleli passando attraverso molecole/pixel.