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Un misterioso seme viene recapitato al protagonista di Future Ruins, videoclip diretto da Martin Garde Abildgaard per Tom and His Computer (pseudonimo artistico del danese Thomas Bertelsen). Quella che si dipana successivamente lungo i quattro minuti del brano è una storia surreale, una “grande metafora” dai risvolti sentimentali, raccontata attraverso vuoti narrativi, quadri virtuosi e uno stile calligrafico (forse troppo compiaciuto?) di innegabile eleganza.