La recente emergenza sanitaria ha costretto molti artisti a ripiegare in soluzioni economiche per i propri visual, spesso con approcci fai-da-te dagli esiti altalenanti. Fra i lavori più curiosi e interessanti, però, va certamente annoverato In The, singolo estratto da Skin Deep, primo album di Bjrg – pseudonimo musicale del performer e regista milanese Luca Nistler – pensato come un concept sulla pelle in tutte le sue possibili declinazioni.
A partire da uno split screen tripartito – che evoca la stratificazione musicale del brano, realizzato solo attraverso l’uso della voce e di una loop station a tre canali appunto -, il regista propone un viaggio sfaccettato che attraversa diversi temi: dalle fake news menzionate nel brano e qui comparate ai “falsi d’autore” dell’arte, alla sorveglianza digitale – l’uso dei filtri instagram, su cui di fatto si basa il videoclip – passando per il tatto “impossibile” della fisica quantistica (seconda la scienza, infatti, non tocchiamo mai davvero nulla: ciò che percepiamo come tatto è solo una repulsione elettromagnetica degli elettroni della nostra pelle.)