La personalità eclettica di Boy George è oggi molto lontana dall’immagine che abbiamo di lui dalle reminiscenze degli anni Ottanta. Nel video di Clouds, da lui stesso girato con un iPhone, sovrappone livelli diversi, sia a livello testuale che visivo.
Nel testo, i livelli sono rappresentati dalle tante metafore dietro cui si leggono altrettanti sentimenti personali. Nel video in bianco e nero, invece, una trama a vela si sovrappone a immagini indefinite di un interno e ai frequenti primi piani in cui lo stesso Boy George rimane a occhi chiusi o guarda l’obiettivo, facendoci sentire quasi direttamente coinvolti o testimoni di una dolorosa fase di distacco emotivo.