Un importante uomo politico russo viaggia su un jet privato verso qualche remota e fredda regione del paese. Ad attenderlo, nel bel mezzo del nulla, c’è una stuola di preti e una croce intagliata in un lago ghiacciato. Il protagonista si tuffa come nel tipico rituale di battessimo ortodosso, ma non vedrà lavati soltanto i suoi peccati una volta uscito dall’acqua…
Diretto dal lettone Andzej Gavriss per la casa di produzione russa Take Shot, You’re Born fa leva sul tiro, ossessivo e ipnotico, del brano elettronica degli Aigel per proporre un viaggio estetizzante nella logica e nella natura del potere.
Da un lato abbiamo questa parabola sull’eterna gioventù, che riflette un sogno di immortalità ed echeggia metaforicamente il perpeturarsi dell’elite. Dall’altro Gavriss sottolinea la connivenza tra il potere politico e quello religioso, tema sempre più centrale in Russia (qualcuno si ricorda il Leviathan di Andrej Zvjagincev?).
Ma non solo. Lungo tutto il video persiste un’attenzione sul lavoro manuale che si nasconde dietro il potere: nella prima parte vediamo ad esempio un anziano signore tagliare il ghiaccio con una motosega per preparare la croce, mentre l’ultima sezione mette a confronto tramite il montaggio parallelo il protagonista e la donna che in fabbrica tesse il suo abito elegante.
Se per quanto concerne l’aspetto stilistico, il lavoro di Gavriss è evidentemente derivativo, pescando a piene mani da Fleur&Manu, in particolare del loro lavoro per Gesaffelstein – del resto si tratta dei videoclip forse più segnanti dell’ultima decade -, è in queste allussioni, nonché nei riferimenti politici diretti, che trova la sua originalità e i suoi maggiori pregi.