Prosegue la collaborazione fra Tutti fenomeni e Jacopo Farina: Mogol è il loro terzo lavoro insieme dopo Trauermarsch e Valori aggiunti. Se il primo si apriva come una lezione accademica senza senso e culminava con un’orgia à la Eyes Wide Shut, il secondo faceva il verso al video di Enjoy the Silence che si risolveva in un pellegrinaggio improbabile presso la tomba di Leopardi.
Nel nuovo capitolo si allude nuovamente al poeta («L’infinito non l’ha scritto Mogol»), ma ci ritroviamo catapultati all’interno di una chiesa dalle decorazioni barocche. Tutti Fenomeni appare incappucciato, il volto appena visibile, e intento a ricoprire di gioielli una statua votiva della Madonna col bambino. A questa chiede protezione, aiuto e consiglio confondendo piano materiale e piano spirituale. Degna conclusione – se così sarà, ma ci attendiamo nuovi lavori – di quella che potremmo definire per ora come una trilogia sulla decadenza.