Il tema di questa settimana è il loop, ovvero la ripetizione ciclica di una scena che si presenta di volta in volta identica alla precedente o leggermente variata. Nell’ambito del video musicale questa tecnica è stata utilizzata nei modi più differenti al fine di creare delle produzioni originali capaci di sorprendere lo spettatore. In molti casi l’utilizzo del loop è funzionale alla storia che viene messa in scena, come accade nel promo di Gold dei Sir Sly, mentre altre volte sottolinea precisi momenti del brano seguendone il ritmo, come nel caso di Like Sugar di Chaka Khan e Island degli xx. Abbiamo raccolto i videoclip più interessanti che sfruttano questa tecnica filmica.
Bonobo – Kerala (Bison)
Gemma Arterton interpreta una donna in preda al panico che si aggira per le strade di Londra nel video che ha anticipato nel 2017 l’uscita di Migration, sesto album in studio del producer inglese Simon Green. La vicenda viene raccontata attraverso un loop che a ogni ciclo riprende con un leggero ritardo, permettendo così alla storia di progredire molto lentamente e dare la possibilità allo spettatore di cogliere tutti gli enigmatici dettagli di questo promo (uno dei tanti: la roccia che levita al minuto 1:05).
Chaka Khan – Like Sugar (Kim Gehrig)
Nel videoclip di Like Sugar diretto dall’australiana Kim Gehrig il loop è discontinuo e dosato con attenzione, interessando solo attimi specifici, il tutto in virtù di un montaggio che ha un ruolo centrale nella riuscita dell’opera. Le coreografie messe in scena si spezzano e ricompongono di continuo senza incidere sulla fluidità delle immagini che si susseguono sullo schermo, accentuando il valore del risultato finale.
Darwin Deez – Free (The Editorial Me) (Ninian Doff)
Darwin Deez è il commesso di una bottega intrappolato nello stesso momento della durata di pochi secondi. Una volta presa coscienza del fatto di trovarsi all’interno di un ciclo temporale che si ripete immutabile, il cantante decide di forzarne la dinamica provando a uscire dal negozio. La sapienza narrativa qui è da ricercare nella scelta della tecnica usata, che Doff sfrutta per tramutare in straordinario un momento quotidiano abitualmente monotono.
Childish Gambino – Sweatpants (Hiro Murai)
Donald Glover vaga un po’ annoiato all’interno di un diner, ogni volta che si trova all’esterno e fa per entrare nel locale lo scenario si ripete costringendolo a ripercorrere i suoi passi per tornare all’esterno. A ogni passaggio volti e personaggi mutano fino a riempire il ristorante di cloni del rapper/attore. Il promo è firmato come sempre dal suo fedele collaboratore di lunga data, Hiro Murai, partner in crime anche della serie Atlanta.
The xx – Island (Saam Farahmand)
Il video di Island si compone di una serie di tracking shot in cui dei ballerini mettono in scena una coreografia che si ripete immutata a ogni cut. A ogni ripresa i movimenti variano di pochissimo fino ad arrivare a un finale in cui sia i ballerini che i componenti della band abbandonano la scena uno dopo l’altro.
Skrillex – Doompy Poomp (Fleur & Manu)
Doompy Poomp riprende perfettamente il concetto che sta alla base del film Groundhog Day: rimanere vittima di un loop temporale che si ripete incessantemente giorno dopo giorno. Diretta dal duo francese Fleur & Manu, la clip vede come protagonista un ragazzo dai modi rozzi recarsi in banca ogni mattina per chiedere un prestito che gli viene ripetutamente negato. Proprio come accade nel film con Bill Murray, il ragazzo proverà disperatamente ad apportare dei cambiamenti alla sua routine quotidiana nella speranza di riuscire a cambiare il proprio destino, fallendo miseramente a ogni tentativo.
Gilligan Moss – Choreograph (Oscar Hudson)
Oscar Hudson firma uno dei suoi primi videoclip lasciandosi ispirare fortemente dall’opera di Zbigniew Rybczynski chiamata Tango. La ripetizione costante dei movimenti eseguiti nel promo di Choreograph è creata in live action, senza ricorrere all’uso di particolari tecniche di montaggio. I personaggi presenti si ripetono costantemente seguendo il ritmo del brano che funge da metronomo per ogni singolo spostamento.
Sir Sly – Gold (Ellis Bahl)
Un uomo si sveglia fuori da una casa abbandonata e si reca all’interno per inseguire la figura di una persona misteriosa la cui identità viene svelata solo nel finale del video. Ellis Bahl, che aveva già dimostrato interesse per questo genere di videoclip dal finale rivelatore, produce un lavoro dalle tinte oscure e misteriose, dipingendo uno scenario complesso in cui il protagonista è sia vittima che carnefice.
The Academic – Bear Claws (The Academic)
Potrebbe essere una trovata attribuibile agli OK Go e invece questa volta si tratta degli Academic. Il video di Bear Claws nasce come esperimento per testare le possibilità di una piattaforma dalla portata enorme come Facebook, nel quale la band si filma all’interno di una diretta video sfruttando il delay che intercorre tra il momento in cui si filma e quello in cui il video viene proiettato, utilizzando i vari loop per arrangiare il brano.