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Yves Saint-Laurent ci mette i soldi, SebastiAn e Bakar la musica, mentre la regia è di Nathalie Canguilhem che lavora con la casa di moda parigina dal 2016. Nonostante le ottime premesse, il risultato è imperfetto: lungo Sober si susseguono diverse suggestioni, tantissimi davvero i motivi visivi – per lo più incentrati sulla ripetizione -, ma che non restituiscono un unicum coerente con la musica, che sembra invece viaggiare su un ritmo completamente diverso. La produzione è comunque di livello altissimo, con alcuni momenti molto felici (vedi ad esempio il piano infinito immaginato sull’arpeggio elettronico).