Ancora hip-hop e mixed media, ma va benissimo così se la qualità resta alta come nel caso di Words for Thomas. Se il brano muove dal lutto del rapper Jurdan Bryant per un amico morto suicida, il video restituisce invece il ritratto intimo eppure dirompente di un sobborgo nero di Baltimora.
Il regista Alonzo Hellerbach, originario proprio della città del Maryland, si concentra su un giovane ragazzo, come poteva essere il Thomas del titolo, e la sua relazione con una ragazza, mescolando scene di vita e riprese evocative, i primi piani più disparati e allusioni alle lyrics.
Da un punto di vista stilistico, Hellerbach non si fa remore nel passare con libertà dal bianco e nero al colore, che entra con prepotenza soprattutto nel finale, ma soprattutto sorprende costantemente lo spettatore con un’alternanza non banale di fotografie o fermi immagine e riprese in movimento, utilizzando sapientemente anche il sonoro e soprattutto il silenzio.