Ritornano i Siberia con un sound rinnovato – sempre molto Diaframma, meno Miro Sassolini e più Federico Fiumani, diciamo – e un singolo che celebra nel titolo Ian Curtis, cantante dei Joy Division e simbolo del post-punk se mai ce n’è stato uno. Per il videoclip, la giovane band livornese si è affidata ai Trilathera (Yuri Santurri e Daniele Tofani) e non a Bendo, come negli ultimi pur convincenti lavori Cuore di Rovo e Nuovo pop italiano.
Il duo romano ha scelto una via minimalista, affidandosi ancora una volta ad un’idea di messa in scena forte. Alcuni ricorderanno l’ottimo Hollywood Pompei dei Manitoba: lì erano le inquadrature zenitali, qui è il piano sequenza e la macchina quasi sempre fissa, limitata a pochi movimenti. Al centro dell’inquadratura troviamo Eugenio Sournia, frontman della band, che si presenta sfatto come dopo una serata di bagordi in cui è volato qualche pugno.
Lo vediamo accennare un playback mentre tre donne delle pulizie sistemano la sua stanza e gli puliscono la ferita. Eppure più che Ian Curtis, il protagonista ci ricorda i personaggi de Les amants réguliers, quei giovani sessantonni parigini di buona famiglia scesi in strada per fare la rivoluzione. Ma se lì la rivoluzione falliva, non va molto meglio in questo promo: le inservienti rimettono le cose in ordine, mentre il corpo immobile del cantante e la regia stessa accentuano l’idea di staticità. Infine si spengono le luci e, chissà, forse può ricominciare tutto da capo come se non fosse successo nulla.
Credits
Diretto da TRILATHERA
Fuochista: Rosario Ferrisi
Assistente regia: Mattia Biagetti
Assistente produzione: Simone Rossi
Consulente produzione: Alessandro Guida
Trucco: Alice Gentili
Parrucco: Martina D’acun
Con:
Giulia Zadra
Gloria Ciardi
Antonella Petrelli
Prodotto da TRILATHERA